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Malala, la ragazzina che ha lottato contro le ingiustizie sull’istruzione

“Io sono Malala. Il mio mondo è cambiato, ma io no”.  Malala Yousafzai è una ragazza pakistana, che all’età di 14 anni aprì un blog  dove raccontava, che i pakistani erano contrari ai diritti delle donne e al diritto all’istruzione per i bambini. Lei la pensava diversamente e nel 2012, mentre era sul pullman della scuola, un gruppo di uomini armati sono saliti sul pullman, hanno individuato chi fosse Malala e le hanno sparato 3 colpi, di cui uno in testa. Malala era in condizioni critiche, ha dovuto affrontare affrontare molti interventi chirurgici, ma è riuscita a sopravvivere a tutto questo dolore. Mentre Malala si trovava in ospedale, un talebano ha scritto una lettera, in cui dichiarava che se la ragazza fosse sopravvissuta, loro avrebbero continuato ad attaccarla per ucciderla. Malala non si è fatta intimorire da queste minacce ed ha continuato la sua battaglia. Nel 2013 è uscito il suo libro “Io sono Malala”, dove racconta la sua storia, le sue vittorie, le sue sconfitte e tutto ciò che ha dovuto passare per confermare il suo pensiero.

Il 10 ottobre del 2014, Malala ha vinto il Premio Nobel per la Pace, grazie alla sua determinazione e costanza nel lottare per il diritto all’istruzione per tutti. Molte persone facevano il tifo per lei, ma Malala non si è mai presa il merito di nulla, voleva solo pensare che c’è una speranza per la pace nel mondo e è che ogni bambino del mondo doveva avere il diritto di studiare, questo era il suo unico pensiero.

Dopo il premio Nobel, Malala ha aperto una scuola in Libano. Nel 2015 ha preso parte all’iniziativa “The Global Goals”, da cui è nato un documentario “He named me Malala”, dove viene raccontata la sua vita e la sua lotta contro le ingiustizie sull’istruzione. Malala, oggi, è una donna di 22 anni che va in giro, nelle scuole a raccontare la sua storia e portare giustizia dove non c’è. È una donna che non si è mai arresa, nonostante tutti gli ostacoli che ha dovuto affrontare e, nel suo piccolo, è riuscita a vincere la sua battaglia.

Dodaro Caterina 4C SIA