A scuola di Street Art, Street Art a scuola

650 mq di storytelling urbano in una scuola della Montagnola

Nel cuore della Montagnola c’è la scuola media Poggiali-Spizzichino. È stata la mia scuola. È ancora la scuola che frequenta mia sorella.
Nel giro di pochi giorni, tra il 25 Aprile e il 1° Maggio –e mi piace pensare che la scelta di date così significative, festa della Liberazione e festa dei lavoratori, non sia stata casuale- le mura della scuola sono state trasformate dall’intervento di giovani artisti in un museo a cielo aperto. 
La scuola è stata trasformata in un vero e proprio “laboratorio di recupero e valorizzazione del territorio, 650mq di storytelling urbano, muri come quadri, come pagine di diario che raccontano la storia di un quartiere” secondo le parole usate dal Presidente del Municipio VIII Amedeo Ciaccheri durante la Conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa.
Il progetto “MA®T – Millennials A®T Work – annualità 2020”, frutto di un bando per la riqualificazione degli spazi urbani e il coinvolgimento dei giovani, vinto dall’Associazione Dominio Pubblico, ha visto impegnati 14 artisti che hanno ripensato e ridipinto i muri dell’Istituto Comprensivo Poggiali-Spizzichino, raccontando a colori la città e i suoi ricordi. Le attività sono state realizzate in collaborazione con Retake Roma, che con i suoi volontari ha facilitato il recupero dell’area e l’interazione tra attori del territorio, e con la collaborazione degli studenti che hanno riverniciato le inferriate e pulito gli spazi, oltre ad assistere gli artisti.
Il risultato è un monumento alla memoria ma contemporaneo, che coinvolge e piace ai giovani e avvicina e unisce generazioni: gli anziani narrano, i giovani disegnano e disegnando riqualificano e si prendono cura della propria città, si riappropriano degli spazi.
Francesca Vetrugno, Assessora alla Scuola, ha spiegato come è stata concertata la tematica rappresentata dalle opere: la scelta è stata la Memoria non solo perché la Montagnola è stata in prima linea nella lotta anti-fascista ma anche perché l’Istituto Comprensivo è dedicato a Poggiali e Spizzichino, eroi e vittime del nazifascismo.
La memoria e il ricordo sono stati rappresentati dagli street artists in diversi modi: dalla memoria che vola, dalla memoria dell’elefante, i fiori legati al ricordo, le battaglie della montagnola, le staffette partigiane ed il ricordo di un fornaio eroico fucilato durante gli scontri alla Montagnola. Alla Salvatore Di Giacomo i ragazzi sono stati coinvolti dagli artisti che spiegavano loro le opere in realizzazione. Gli stessi bozzetti sono stati pensati dopo un confronto con i docenti della scuola che lavora molto sul tema della Memoria. È stato realizzato anche un murales con l’intervento diretto dei ragazzi che raffigura il nome della scuola.
Nella realizzazione dei murales un particolare rilievo è stato dato alle donne: giovani artiste hanno ritratto donne sognatrici, rivoluzionarie, protagoniste!
Ed ecco l’immagine che più mi colpisce, raccontata attraverso l’immagine e le parole dell’artista che l’ha raffigurata: Lei pedalava, pedalava forte, altri correvano, per portare messaggi, ordini, risorse, per salvare persone dalla morte certa, per combattere al fine di poter vivere una vita libera e normale, una vita non sottoposta al giogo nazional-reazionario, che deumanizzava le persone che le considerava nemiche dalla nascita, ed addossava colpe inesistenti. Pedalava, e resisteva, pedalava forte, perché non si spegnesse la luce della speranza, dell’avvenire di un mondo più umano, e più giusto, più libero e lieto.
Se oggi abbiamo questa memoria, è anche grazie a chi ha pedalato e chi, ancora oggi, pedala, per mantenerla viva e tramandarla.

Sara Marinelli