Samantha Cristoforetti, la donna dello spazio

Samantha Cristoforetti nasce a Milano il 26 aprile 1977, è originaria di Malè, dove è cresciuta. Nel 1994 decide di approfondire il proprio percorso scolastico trasferendosi negli Stati Uniti d’America, dove frequenta per un anno la Saint Paul Central High School di Saint Paul, Minnesota. Compie gli studi superiori, prima a Bolzano e poi a Trento, conseguendo anche la laurea magistrale in ingegneria meccanica all’Università tecnica di Monaco di Baviera, in Germania nel 2001. Nel 2001 inizia la sua carriera come pilota dell’Accademia Aeronautica arrivando fino al grado di Capitano. Nell’ottobre 2004 consegue la laurea triennale in Scienze Aeronautiche, presso l’ex Facoltà di Scienze Politich dell’Università Federico II di Napoli con 110/110 e lode. Nel maggio 2009 è stata selezionata dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e, dopo 5 anni, diventa la prima astronauta donna di nazionalità italiana a effettuare un volo spaziale.

Il motivo per cui ho deciso di parlare di questa donna, proprio perché è stata la prima donna ITALIANA astronauta ad effettuare un volo spaziale. AstroSamantha, questo il suo ‘nickname’, è entrata in Aeronautica Militare nel 2001. Quattro anni dopo, è stata inviata negli Stati Uniti, dove ha frequentato il programma di addestramento “Euro-NATO Joint Jet Pilot Training” presso la Sheppard Air Force Base.Nel 2006, ottenuto il brevetto di pilota militare, è rientrata in Italia ed è stata assegnata al 51° Stormo di Istrana sul velivolo AM-X. L’esperienza con il corpo delle forze armate si conclude nel dicembre del 2019 quando ha annunciato il congedo col termine della ferma obbligatoria di 19 anni. La sua prima missione è avvenuta il 23 novembre 2014 ‘vola’ nello spazio dal cosmodromo di Baikonur, in Kazakhistan. Passa i successivi 199 giorni all’interno della Stazione Spaziale Internazionale conseguendo il record europeo e femminile di permanenza nello spazio in un singolo volo. Il ritorno sulla Terra avviene l’11 giugno 2015. 

La missione, chiamata Futura, è stata la seconda opportunità di volo di lunga durata per un astronauta dell’Agenzia Spaziale Italiana e l’ottava per un astronauta dell’agenzia europea.Dopo questa esperienza a Samantha Cristoforetti vengono assegnati compiti manageriali al Centro Europeo degli Astronauti (EAC), inclusa la partecipazione a commissioni tecniche per la valutazione di progetti legati all’esplorazione spaziale. Per diversi anni ha guidato l’iniziativa “Spaceship EAC”, un team di studenti che lavorano sulle sfide tecnologiche per future missioni lunari.Nel 2017ha partecipato a un corso di sopravvivenza in mare organizzato dal Centro Cinese degli Astronauti ACC nel Mar Giallo.Nel 2019, infine, Samantha è stata comandante della missione NEEMO23 (NASA Extreme Environment Mission), durante la quale ha trascorso dieci giorni nell’unica stazione di ricerca sottomarina al mondo, Aquarius.Nel luglio del 2015 il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, le ha conferito l’onorificenza di ‘Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine Al Merito della Repubblica Italiana’. Ha ricevuto, infine, diverse lauree honoris causa sia in Italia che all’estero. Dopo il suo congedo è ritornata per una nuova missione, Samantha Cristoforetti sarà la prima donna europea al comando della Stazione spaziale internazionale. Come annuncia l’Agenzia Spaziale Europea, l’astronauta milanese guiderà la missione spaziale Expedition 68, in orbita dal 2022, con l’equipaggio della missione Crew-4 a bordo della navetta Crew Dragon di SpaceX. Cristoforetti è la terza donna al mondo, dopo Peggy A. Whitson (due volte comandante, nel 2007 e nel 2017) e Sunita Williams (nel 2012). La sua nomina arriva dopo la firma di un accordo di massima siglato lo scorso 19 maggio dalle nazioni partner dell’Iss quali Esa, Nasa e dalle agenzie spaziali di Russia, Giappone e Canada.

La nomina di Samantha arriva in un momento significativo, in cui le donne e gli uomini dei paesi membri di Esa hanno l’opportunità di partecipare a una selezione per nuovi astronauti. La scadenza per presentare la domanda è appena stata estesa al 18 giugno 2021, per accogliere l’aggiunta della Lituania, come membro associato di Esa. Samantha è fonte di orgoglio per gli italiani, ma la cosa più significativa è il fatto di essere donna.

Io da donna italiana sono fortemente orgogliosa, soprattutto perché anche nel campo dello spazio abbiamo un sistema che è sempre stato maschilista e questo è un grande passo per noi donne, che siamo allo stesso livello degli uomini e non ci dobbiamo mai sentire inferiori.

Francesca Calabrese, IV B SIA