La lingua del clima

Intervista a Sophia Kianni, fondatrice di Climate Cardinals

di Anna Moscatelli, 1B

Sophia Kianni è un attivista giovanissima, studentessa a Stanford che ha ottenuto grande successo negli ultimi anni. Ha fondato un’associazione chiamata Climate Cardinals e ha collaborato con Fridays for Future. Recentemente ha partecipato al COP26 e fa parte del United Nations Advisory Council.

Innanzi tutto da dove vieni e come è nata la tua passione per l’attivismo?

Attualmente vivo negli Stati Uniti in Virginia ma la mia famiglia è di origine iraniana. Ultimamente ho subito numerosi spostamenti a causa dei numerosi impegni con Climate Cardinals. La mia passione per il clima è nata molto tempo fa quando avevo circa dodici anni e sono andata a trovare i miei parenti. Mi sono accorta che le condizioni climatiche in Iran erano molto gravi. Ma il fatto più preoccupante era che i miei parenti non ne erano consapevoli. Così li convinsi a iniziare a tradurre articoli, saggi e documenti riguardanti il cambiamento climatico per rendere consapevole almeno la gente del mio piccolo paese

Questa è l’idea che fece nascere Climate Cardinals giusto?

Esattamente. Climate Cardinals è un gruppo numeroso di studenti che traducono materiale scritto sul clima in tantissime lingue diverse. Questi studenti ottengono ore di servizio per la comunità per tradurre questo materiale. È un modo originale per diffondere il nostro messaggio in moltissimi paesi.  

Qual è il tuo ruolo invece all’interno del United Nations Youth Advisory Group? 
Il mio ruolo è di aiutare il Segretario Generale delle Nazioni Unite a prendere decisioni sul piano strategico per il cambiamento climatico, ruolo che ho assunto anche durante il COP26. Tutto ciò che devo fare infine è dare un feedback sulle sue decisioni in modo da ottenere risultati che influenzino tutti.

La tua età è mai stato un problema all’interno di questo ambiente lavorativo?

Non sempre. Fortunatamente ho collaborato con organizzazioni gestite principalmente da giovani della mia età. Però spesso la parte adulta coinvolta in certi eventi non è molto di supporto. Spesso non vengo presa sul serio perché pensano che qualcuno che non ha ancora finito l’università non può sapere quello che sta facendo. Si sbagliano. La maggior parte di persone influenti in questo ambiente sono spesso più giovani di me.

Come sfrutti invece i social media per aumentare la consapevolezza sul clima?

I social sono una grande calamita per i ragazzi. Otteniamo molto più riscontro da un post piuttosto che da un articolo di giornale. Le nostre piattaforme principali sono il nostro sito ufficiale, climatecardinals.org e Instagram. Molte collaborazioni e consensi sono nati dai nostri post. Abbiamo attirato anche molta attenzione da piattaforme importanti come MTV News e il Washington Post.

Come si può partecipare a questa organizzazione?

Basta mandare una richiesta di partecipazione sul nostro sito ufficiale citato prima. Vi proporremo una traduzione e se sarà eseguita attentamente sarete subito accettati!

 

Questo è il messaggio principale di Sophia e i suoi collaboratori.

Sono sempre accettati nuovi traduttori e se siete abili nella traduzione dall’inglese all’italiano aiutereste molto a diffondere il loro messaggio anche qui in Italia!