E se ci fossimo noi?

Oggi giorno siamo sommersi da un marea di notizie strazianti riguardanti la guerra in Ucraina, notizie che ci fanno riflettere su quanto tutti noi siamo fortunati. Cerco di immaginare e immedesimarmi solo per qualche secondo in una normalissima ragazza Ucraina che, da un giorno all’altro, è costretta a lasciar tutto, abbandonare la propria casa, i propri amici e vedere andare via quella tranquillità e stabilità ormai infranta dai bombardamenti nemici.

Immagino, inoltre, una nazione costretta ad abbandonare i sogni, le speranze e la vita di ogni giorno per imbracciare un fucile e correre in strada a difendersi. Il popolo ucraino oggi cerca l’aiuto umanitario, economico, militare da parte delle altre nazioni, cerca qualsiasi mezzo per difendere la propria identità culturale, la propria storia e soprattutto la propria libertà.

Nessuno di noi può chiudere gli occhi di fronte alla tragedia a cui stiamo assistendo. Nessuno di noi vorrebbe mai vivere una situazione del genere. Tutti siamo chiamati ad esprimere la nostra ferma condanna verso la guerra e a chiedere che le armi vengano messe da parte. Subito!

Cecilia Curatola, 3^ D no