Fake News – come riconoscerle, come smascherarle

Nella tarda mattina di martedì 29 marzo, nell’Auditorium del Polo Liceale Mattioli Noemi Urso, debunker e caporedattrice di “Butac”, ha tenuto una conferenza dallo stesso titolo del suo manuale guidato “Fake News – cosa sono e come imparare a riconoscere le false notizie”. Diverse classi hanno partecipato ed ascoltato con attenzione le parole della giovane redattrice.
La presentazione ha avuto inizio con una breve spiegazione del percorso che ha portato Michelangelo Coltelli a fondare “BUTAC- bufale un tanto al chilo” e come l’aiuto di Noemi Urso sia stato di fondamentale importanza per la nascita e la crescita di uno dei blog di fact-checking più letti in Italia.
Dopo una breve introduzione in merito alla comparsa delle prime fake news, che a quanto pare risale ai tempi di Costantino, la redattrice ha spiegato ai ragazzi come dallo sbagliato e poco preciso concetto di Fake news si è passati ad un fenomeno definito “Information disorder”.
Infatti, a testimoniare che il frequente utilizzo del termine “Fake news” stava sfuggendo di mano a tutta la popolazione globale, nel 2016 questo termine è stato addirittura scelto come parola dell’anno da diversi dizionari anglosassoni.
Inoltre, stava iniziando ad essere utilizzata per contestare davvero qualsiasi cosa.


Così, nel 2016 il Consiglio d’Europa ha incaricato il suo “Comitato direttivo sui media e la società dell’informazione” di elaborare un report proprio riguardo questo nuovo concetto di Information disorder.
In questo report, veniva esposta una chiara ed esaustiva spiegazione del problema che si era presentato, e veniva quindi reputato inadeguato e poco opportuno l’utilizzo del termine “Fake news”, in quanto è stato ben presto constatato che il fenomeno dell’inquinamento dell’informazione consiste in qualcosa che va ben oltre la classica bufala.
Inoltre, il report propone un preciso quadro concettuale per l’esame dell’information disorder, e la redattrice ha informato i ragazzi sui metodi di identificazione dei tre diversi fenomeni che contraddistinguono questo concetto: 
– la Dis-information che si verifica quando vengono pubblicate notizie vere insieme ad altre false, condivise proprio per causare danni;
– la Mal-information che si verifica quando vengono rese pubbliche informazioni autentiche con l’unico scopo di causare danni;
– la Mis-information che si verifica quando vengono condivise informazioni false, ma non con lo scopo di causare danni.
L’esperta ha poi proseguito fornendo consigli ed esempi concreti su come smascherare dettagli, che all’occhio di chiunque potrebbero risultare completamente impercettibili, e che nascondo invece proprio la falsità delle informazioni che ogni giorno ci passano sotto gli occhi, scorrendo tra le notizie.
L’incontro è stato apprezzato infinitamente dai ragazzi che hanno avuto la possibilità di conoscere meglio il mondo dell’informazione con il sostegno di un’esperta a loro completa disposizione. 

Giorgia Smargiassi