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Diritto alla partecipazione attiva dei ragazzi e delle ragazze

Nella terza giornata dedicata al Festival della Scienza, Francesca Cesarotti, formatrice di Amnesty International, ha tenuto un convegno sul “Diritto alla partecipazione attiva dei ragazzi e delle ragazze”. Al convegno hanno assistito diverse classi che si sono lasciate particolarmente coinvolgere dall’argomento. 

Amnesty, società non governativa fondata nel 1961, è da tempo impegnata nella difesa dei diritti umani, in particolare nelle situazioni di crisi come la guerra in Kosovo, in Centro-Africa, ma anche nell’attuale conflitto tra Russia e Ucraina e comunque in tutte quelle situazioni in cui si configuri la violazione di tali diritti. 

Dopo la presentazione, Cesarotti si è soffermata su alcuni fatti di cronaca che hanno avuto luogo durante le varie manifestazioni per la revisione dell’Alternanza Scuola-Lavoro nelle città di Milano e di Torino, in seguito alla morte dei ragazzi che stavano terminando i loro stage. In queste due città, infatti, alcuni studenti sono stati malmenati dalle Forze dell’ordine a causa delle tensioni che si sono create durante i cortei. 

Nel corso della conferenza, la formatrice ci ha illustrato il perno fondamentale della comunità mondiale: la dichiarazione universale dei diritti umani. Nel 1948, questo documento è stato emanato per tutelare quelle caratteristiche che sono proprie dell’essere umano come il genere, il colore della pelle, la lingua, le opinioni politiche.

La “Convenzione sui diritti dell’Infanzia e dell’adolescenza” è un passo successivo e complementare alla Dichiarazione Universale. Lo scopo principale di questo testo è promuovere numerosi diritti e attività rivolte ai ragazzi non solo italiani, ma di tutto il mondo. È l’unico atto, inoltre, a esser stato ratificato da tutti gli stati internazionali.

Dietro alla “Convenzione” vi sono anche delle condizioni che possono essere racchiuse all’interno di unico titolo: “3P” 

  • Provision: comprende tutti i diritti di base, come il diritto all’istruzione, alla famiglia;
  • Protection: gli adulti devo seguire una seria di obblighi per tutelare al meglio i diritti dell’infanzia; 
  • Promotion: il minore deve avere la possibilità di promuovere il proprio pensiero, le proprie idee, quindi diventare cittadino attivo. 

La prof.ssa Cesarotti ha poi continuato il discorso incentrandosi sull’importanza che i social rivestono, in quanto sono intermediari tra la nostra vita e il mondo esterno. È fondamentale dunque focalizzarsi attentamente su quanto pubblicato sui social prima di poter dare pareri a riguardo; in questo modo non si darebbe vita alle cosiddette fake news.

E’ stato un importante convegno che ci ha dato la possibilità di valorizzare e apprezzare il lavoro di ricerca, attraversando i decenni di storia, con l’obiettivo di tutelare i nostri diritti universali, che ci ha fatto riflettere anche su temi attuali.

di Gian Maria Ausanio