Ieri mi sono alzata, sono scesa dalle scale e sono andata in bagno, mi sono guardata allo specchio: non rifletteva la mia immagine!
Mia mamma mi stava chiamando, ma io ero scesa e stavo facendo già la colazione.
Mi sono vestita e sono andata a scuola, ma anche i professori non mi vedevano e mi segnarono assente…
Allora decisi di fare uno scherzo: sollevai l’astuccio e i miei compagni pensarono che fosse una magia e rimasero stupiti.
Poi sono andata in bagno e ho srotolato tutta la carta igienica e ho ricoperto i muri della mia classe: è stato fantastico perché non mi davano la colpa e non mi potevano mettere nessuna nota.
Poi andai a casa e, mi preparai feci lo zaino, perché dovevo andare a judo.
In palestra feci arrabbiare una mia amica: le toccavo i capelli, le pestavo i piedi e la feci cadere sul tatami.
Ritornai a casa a piedi e i miei genitori si spaventarono perché videro la porta aprirsi da sola.
Venne l’ora di cena e tutti erano preoccupati, perché non mi vedevano da un giorno intero.
Era tutto silenzioso e triste, mi mancava la mia famiglia, poter parlare insieme. Mio fratello mi cercava da quando ero tornata da scuola. Mi mancavano le nostre litigate e le urla della mamma.
Poi andai a letto e pensai alla mia giornata. Ero preoccupata di non ritornare me stessa.
Il giorno dopo quando mi alzai andai allo specchio e mi vidi!
E’ bello essere invisibili perché puoi fare tanti gli scherzi, d’altra parte è brutto perché nessuno ti considera… Ero felice di essere ritornata me stessa!
Martina Migotto, I D Marconi