La poetessa “disattenta”

Maria Grazia Calandrone analizza Wislawa Szymborska e la sua poesia “Disattenzione”

 

Maria Grazia Calandrone durante l’incontro con la nostra classe ha anticipato l’analisi della
poesia “Disattenzione” di Wisława Szymborska con una descrizione della poetessa, del
suo stile e dei suoi temi principali.
Calandrone ci fa riflettere sul fatto che Szymborska scriva in modo apparentemente
semplice riuscendo però ad esprimere concetti molto complessi. Quest’ultima racconta
infatti con ironica leggerezza i dolori e le incertezze proprie del secolo scorso, di fronte ai
quali tuttavia manifesta un atteggiamento di stupore per la bellezza del mondo.
Calandrone evidenzia il coraggio di WS che si permette di essere libera nella sua poesia
definita “universale” in quanto accoglie anche “Tutto quanto è inanimato”.
Calandrone successivamente analizza la poesia “Disattenzione”: qui Szymborksa accusa sé
stessa di aver trascorso tutta una giornata nella totale disattenzione di ciò che la circonda.
Ella infatti compie le sue azioni quotidiane meccanicamente, dando per scontate molte
situazioni che ci aiutano e ci proteggono.
Maria Grazia Calandrone evince due punti fondamentali in questa poesia: in primo luogo
l’universo ci chiede di essere osservato anche nei minimi dettagli; dobbiamo approfondire
e stupirci.
In secondo luogo la poetessa esalta il sentimento del tempo: ciò che perdiamo oggi non
torna più.
Szymborksa ci invita quindi a scavalcare il dolore, a trovare dentro di noi la forza
necessaria anche attraverso la leggerezza dell’ironia.
Il messaggio finale della poesia è molto positivo perché ci dice che quando noi poniamo
attenzione agli altri e alla concretezza delle cose compiamo un atto d’amore che verrà sicuramente ricambiato.

Rocco Ciliberti