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Al Mattioli una giornata di divulgazione e sensibilizzazione sul sistema Braille

Sabato 18 marzo, presso l’Auditorium Mattioli di Vasto, si è tenuto un significativo convegno sul sistema Braille, sistema di lettura e scrittura tattile a rilievo per non vedenti e ipovedenti, messo a punto dal francese Louis Braille nel 1827.
La giornata di divulgazione e sensibilizzazione del linguaggio Braille ha visto la partecipazione degli studenti delle classi terze dell’ Istituto, coetanei di Emanuele Santoro, alunno non vedente del Liceo Musicale Mattioli. L’incontro è stato presenziato dalla Dirigente scolastica, prof.ssa Maria Grazia Angelini, dalla Responsabile del Centro di Consulenza Tiflodidattica di Chieti, Dott.ssa Marisa Giangiulio Giangiulio, dalla Presidente dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti Sezione Provinciale Chieti, prof.ssa Angelina Giangiulio, da Emy D’Ortona, ragazza non vedente che ha raccontato come il sistema Braille le ha permesso di vivere a pieno ogni ambito della sua vita, permettendole di essere diversamente normodotata.
Dopo la presentazione degli ospiti da parte della  Dirigente Angelini, la parola è passata alla prof.ssa Marisa Giangiulio Giangiulio che ha illustrato il funzionamento del sistema Braille e consegnato, al nostro Emanuele, uno speciale kit LEGO  (LEGO Braille Bricks), dei mattoncini progettati e disegnati per la LEGO da un team di esperti, i quali hanno adattato i comuni mattoncini di questo popolare gioco alle esigenze dei non vedenti ma utilizzabili anche dai normovedenti per approcciarsi facilmente al sistema Braille.

Emy  D’Ortona ha raccontato ai ragazzi presenti un po’ della sua vita. E’ nata a Stoccarda dove ha vissuto, prima di trasferirsi in Italia, fino all’età di 11 anni. a Stoccarda ha avuto la possibilità di frequentare una scuola elementare ad hoc per persone non vedenti ed ipovedenti dove le hanno insegnato il sistema Braille e le sue applicazioni in ogni ambito della realtà. Questa istruzione le ha permesso di coltivare le proprie passioni e di continuare i suoi studi. Infatti, ad oggi, Emy è a soli tre esami dall’ ottenere la laurea in Scienze Politiche e lavora nel settore economico in un’azienda privata locale.


La Presidente dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, prof.ssa Angelina Giangiulio, ha raccontato alla platea come il glaucoma abbia cambiato la sua vita, ma non in negativo dal momento che l’ ha fortificata e, seppure con qualche ostacolo, le ha permesso di vivere una vita a 360 gradi nonostante il venir meno della vista.

La Dirigente Angelini ha evidenziato l’importanza di una “inclusione alla rovescia”; utilizzando questi mattoncini, anche i normovedenti possono comprendere meglio il mondo di Emanuele. Ha invitato, inoltre, ad eliminare dal vocabolario quotidiano la parola “problema” sostituendola con “diversa opportunità” che ci porta ad approcciarci alla realtà in modo differente.

I relatori hanno invitato i presenti ad intervenire con delle domande o con delle riflessioni. Diversi sono stati gli interventi al dibattito, come quello della prof.ssa Ciccarella che ha raccontato del suo primo incontro con Emanuele evidenziando come  Emanuele le abbia fatto comprendere letteralmente, citando Antoine de Saint-Exupéry, che l’essenziale è invisibile agli occhi.

Sara D’Annunzio

Foto di Carola Irrigati