Dimostra di essere già alquanto matura Elisa Indaco, studentessa della III QL del Liceo Scientifico delle Scienze Applicate Quadriennale, del II Istituto di Istruzione Superiore “A. Ruiz” di Augusta. Sa bene, infatti, che per realizzare i propri sogni occorre tanto impegno ma anche una buona dose di ottimismo. E, soprattutto, sa andare al di là delle apparenze.
Viviamo nella società delle apparenze, dove tutti aspirano a sembrare e non ad essere. L’importante è essere belli in pubblico, condividere sui social le vacanze con gli amici o ostentare la nuova borsa appena comprata.
Ogni mattino, tutti indossano la stessa maschera estetica e comportamentale per affrontare la giornata e non riescono a farne a meno. Si ha talmente paura di farsi vedere per ciò che si è, con imperfezioni e stranezze, di far trasparire i propri sentimenti, di diventare vulnerabili, che si rende necessario coprirsi con un costume in ogni istante che trascorriamo in compagnia.
In questa società, dove non fa più paura né un ragno né il buio bensì il conoscere noi stessi, credere nei propri sogni è pressoché impossibile.
Ne ho sentiti molti di sogni: ragazze che vogliono fare le modelle o altre che vorrebbero diventare grandi calciatrici, ragazzi che vogliono diventare delle rockstar e suonare negli stadi più importanti d’Europa, altri che vorrebbero girare il mondo su un furgoncino vendendo degli hot dog, ragazze che sognano la Paris Fashion Week o altri che vorrebbero solo andare a Hollywood e recitare per Tim Burton.
Ognuno di noi ha i propri sogni e per quanto possano essere strambi, originali e folli e per quanto la gente possa dirci che è assurdo, noi dobbiamo inseguirli finché possiamo e un giorno, magari, potremmo dire di avercela fatta.
Purtroppo, ancora non è stata creata una scala che ci permetta di arrivare lì, nel mondo dei nostri sogni, sederci, bere una tazza di caffè e dire semplicemente “Ehilà sogni, sono qui! Quando iniziamo?”. No, sarebbe fin troppo semplice. La scala in questione deve essere costruita da zero: dobbiamo abbattere gli alberi, ricavare gradini e corrimano, levigarli, dipingerli e assemblarli.
Impegno, buona volontà, studio e tenacia ci porteranno sicuramente ad ottenere dei grandi risultati, ma a fare esaudire i nostri sogni non è altro che l’ ottimismo.
Ottimismo significa avere fiducia in sé stessi, fiducia verso ciò che ci potrebbe accadere e ci porta a bere il bicchiere mezzo pieno e andare a cercare la sorgente dalla quale è stato riempito, a focalizzarci solo sugli aspetti che rendono migliore la nostra esistenza.
Gli ottimisti sono quelle persone che, dopo aver sporcato i loro pantaloni preferiti con del tè, aver perso il treno e dimenticato gli occhiali a casa, semplicemente ci ridono su perché sanno che è qualcosa di provvisorio e circoscritto, si rimboccheranno le maniche e ripartiranno sicuri di poter ottenere tutto ciò che desiderano.
Ottimista e sognatrice, dunque.
Sogno un futuro diverso. Un futuro dove ognuno sia libero di realizzare i propri sogni, di inseguirli fino allo sfinimento, facendo giri immensi per poi catturarli.
Il mio sogno, ad oggi, qual è? Il mio sogno è che in futuro gli uomini possano avere un mindset diverso, pronto ad accogliere tutte le novità senza pregiudizi, senza bloccare lo sbocciare delle nuove menti, di una nuova società libera di realizzare i propri sogni. Sogno un mondo in cui tutti possano realizzare i propri sogni!
Elisa Indaco III QL