FUTURO

Se chiudessi gli occhi immaginando ciò che mi aspetta nel futuro, vedrei sicuramente il giallo con qualche sfumatura. Il giallo è il colore più potente di tutti, è il più brillante dello spettro visivo, è un colore che sprizza luce, energia, calore, lo associo alla speranza, all’ottimismo e alla creatività. È il colore del sole che scalda le nostre giornate. Ma allo stesso tempo non è un giallo omogeneo, vedrei anche le sue sfaccettature e le sfumature tendenti ad altri colori. Fra queste ci sarebbero sfumature di blu scuro, che per me rappresenta la paura, l’incertezza e il mistero. Infatti, chi conosce realmente cosa lo attende nel futuro, cosa accadrà un domani e cosa ci riserva questo complesso mondo?

Il futuro nasconde tanti punti interrogativi che spaventano, ma io da diciassettenne non posso non vedere il futuro inondato da positività e gioia. Mi rifiuto di cedere allo sgomento di fronte alle catastrofi e ai brutti eventi che accadono ogni giorno perché voglio guardare al futuro con un tocco di speranza. Io penso che l’uomo sia il maggiore responsabile di certi eventi: se l’uomo avesse avuto più controllo delle attività industriali, e avesse avuto più rispetto del mondo, scegliendo delle fonti di energia rinnovabili e riducendo l’uso dei combustibili fossili, non si sarebbe creato il buco nello strato di ozono che protegge la terra dai raggi nocivi del sole, e non si sarebbe creato l’effetto serra che causa un aumento costante della temperatura del pianeta.

Tutto ciò ha portato a dei disastri ambientali, alcune zone del mondo sono diventate invivibili sia per l’uomo che per alcune specie animali come gli orsi polari, che prima o poi si estingueranno. Conseguenze del cambiamento climatico sono gli uragani, le bombe d’acqua, i tornado che distruggono tutto ciò che incontrano. Per non parlare del dissesto idrogeologico che mette a rischio costantemente la popolazione, specialmente per gli errori dell’uomo nel costruire in zone non adatte. È sempre colpa della follia umana se in alcune parti del nostro pianeta scoppiano delle guerre perché l’uomo mette al primo posto gli interessi economici e la sete di potere calpestando la società civile. Per esempio, nella guerra in Ucraina si contano quasi 7000 vittime di cui 500 sono bambini.

Fra gli eventi più sconvolgenti di questi ultimi anni c’è il Covid-19, di cui non ci sono certezze sulla provenienza. Si sospetta che la causa sia di origine umana, cioè che sia stato creato dall’uomo in laboratorio e poi è stato perso il controllo di questo virus, scatenando una pandemia durata anni. A parte tutte le vittime di questa malattia che intaccava i polmoni e le vie respiratorie, tutti gli uomini hanno avuto ripercussioni sulla loro quotidianità a causa della quarantena e dei periodi di isolamento. Alcuni adolescenti hanno sofferto di depressione, si sono chiusi in sé stessi, hanno perso l’interesse per la vita sociale, per lo sport.

Gli hikikomori, per esempio, sono quelle persone che dopo la pandemia hanno continuato a stare a casa e a isolarsi vivendo completamente in un mondo virtuale. Infatti, la pandemia ha causato un aumento dell’uso dei dispositivi elettronici e dei social. Si sente sempre parlare della dipendenza dalla droga, dal fumo, ma si sottovaluta la dipendenza dai social network che oggi la maggior parte dei giovani ha sviluppato, limitandosi a vivere in una realtà virtuale, mettendo da parte le cose che veramente sono importanti come gli interessi, le passioni, gli affetti veri… Bisogna calibrare l’importanza di ogni cosa, non è importante un post su Instagram o una foto profilo!

Nonostante questo presente grigio, le mie aspettative sul futuro sono alte: non voglio escludere nessuna strada, per questo metto impegno in ogni cosa che faccio. Sto cercando di capire come funziona il mondo del lavoro e quali settori saranno più influenti nei prossimi anni, sperando di trovare un settore che mi appassiona e che mi dia la possibilità di svolgere un lavoro che mi piace, perché chi ama il proprio lavoro è come se non lavorasse mai. Mi spaventa lasciare casa mia per andare a vivere in quelle metropoli dispersive in cui mi sentirei una formica in mezzo a tanti sconosciuti e, soprattutto, mi spaventa andare a conoscere una realtà nuova senza i miei pilastri e punti di riferimento. Le paure e gli interrogativi sono tanti ma di sicuro non è questo che mi fermerà. Quando si hanno obiettivi e ambizioni non esistono ostacoli insormontabili e la voglia che ho di realizzarmi mi permette di vedere il futuro soltanto con le sfaccettature di giallo.

Bianca Zerbo 4BL