Un rudere chiamato storia

di Samuele Gavuglio, 2D

Passato di famiglia in famiglia, prima di proprietà dei Malaspina, poi  dei Fieschi e successivamente assediato per ben tre volte, il castello dei Fieschi fu fondato intorno al XI secolo ma la prima documentazione ufficiale che ne certifica l’esistenza avverrà solo nel secolo successivo. Negli anni sarà fortezza, residenza nobiliare fino ad ospitare nel periodo di massimo splendore perfino una zecca; durante il governo dei Fieschi il castello era anche utilizzato come “tribunale”, vi veniva amministrata la giustizia e inoltre funzionava anche da carcere vero e proprio;  la sua distruzione da parte dei Francesi nel 1799 non fu un evento traumatico per gli abitanti di Torriglia, perché sfruttarono il momento di debolezza del castello per assalirlo e saccheggiarlo a loro volta.

Nonostante la sua storia molto movimentata il castello è ancora accessibile e grazie alle sue mura di pietra, i suoi archi e la sua torre di vedetta quando ci si entra sembra di tornare indietro nel tempo; il castello si trova in posizione elevata cosicché dalle sue mura e dalla sua ultima torre rimasta si può ammirare  la città di Torriglia proprio come facevano le vedette che sorvegliavano il castello in età medievale.

Torriglia e il castello

Secondo alcune ipotesi, il nucleo originario del castello sarebbe stata una singola torre piuttosto massiccia a pianta quadrata e alta circa 6 metri, alla quale sarebbero poi state aggiunte altre strutture, infatti l’elemento più interessante di questo castello era ed è tutt’ora la torre.

 

 

I suoi ruderi furono dichiarati monumento nazionale del Regio Ufficio di Storia e Arte solo nel 1896, quando le intemperie e il tempo erano sul punto di raderlo al suolo;  recentemente è stato anche oggetto di alcuni lavori di restauro per la messa in sicurezza e per la rivalutazione di un’ importantissima testimonianza storica.

Castello dei Fieschi di Torriglia