La bellezza attraverso l’obiettivo

Di Sofia Puggioni, 5^D

“Letizia Battaglia sono io”, il primo scatto della mostra

“Ero una donna che faceva qualcosa fatto sempre dagli uomini”

(Letizia Battaglia)

Al Palazzo Ducale di Genova è approdata “Letizia Battaglia sono io”, la mostra a cura di Paolo Falcone, dedicata alla fotografa simbolo del giornalismo. L’esposizione, tenutasi dal 29 Aprile al 12 Novembre 2023, ha voluto ripercorrere la carriera della Battaglia riportando alla luce i suoi migliori scatti. Nonostante la sua scomparsa, l’arte che ha lasciato è ancora viva e attuale, capace di descriverci alla perfezione la sua visione della bellezza.

La vita e la fotografia

Letizia Battaglia nasce a Palermo il 5 marzo 1935. Nei primi anni ‘70, iniziò a collaborare occasionalmente con il quotidiano palermitano “L’Ora”. Ritornò a Milano nel ‘71 e lì si avvicinò per la prima volta alla fotografia. L’anno successivo ritornò a Palermo e continuò a lavorare per la stessa testata giornalistica come fotoreporter. E’ stata la prima donna europea a ricevere il premio Eugene Smith. E’ scomparsa il 13 Aprile 2022, a 87 anni.

“Nelle foto di Letizia arte e politica si danno la mano”

(Simona Mafai)
scatto dell’omicidio di Piersanti Mattarella, 1985

Battaglia si ritrovò a documentare la Palermo degli anni di Piombo e divenne portavoce della lotta contro la mafia. Nella sua vita si dedicò a molteplici progetti e oltre a fotografa, fu editrice, ambientalista, militante politica e attivista per i diritti civili. Nel corso della sua vita le venne spesso attribuito l’appellativo di fotografa della mafia, ma i suoi soggetti preferiti erano donne, bambini e i pazienti dell’ospedale psichiatrico di Palermo, che visitava spesso. Era in continua ricerca della bellezza e sentiva sempre l’esigenza di immortalare ciò che vedeva con l’obiettivo .

La conferenza e la mostra

conferenza con Paolo Falcone

Nella mattinata del 23 ottobre 2023, Paolo Falcone, amico di Letizia, curatore della mostra e di un libro dedicato, ha tenuto una conferenza dedicata agli studenti in occasione dell’esposizione al Palazzo Ducale. I ragazzi che hanno assistito, provenienti da diverse scuole di Genova, hanno avuto la fortuna di poter conoscere la storia della Battaglia raccontata con la tenerezza di chi l’ha conosciuta e ha voluto plasmare la mostra secondo le sue volontà. Con gli occhi ricchi di emozione, Falcone ha raccontato aneddoti e ha descritto alcuni scatti con i vari retroscena, ricordando come ogni inquadratura fosse frutto della tenacia di una donna inarrestabile.

La mostra non segue un ordine cronologico o tematico, ma descrive le fasi del genio artistico della Battaglia. Sono numerosi gli scatti di mafia ma anche fotografie di donne e bambini. Gli scatti risultano sempre audaci, ma mai irrispettosi e regalano allo spettatore inquadrature mai viste. Una delle parti migliori della mostra è la voce della fotografa che accompagna tutto il percorso e ricorda in ogni momento la semplicità di una grande donna che viveva per i suoi scatti e la sua continua ricerca della bellezza attraverso l’obiettivo .