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Caleidoscopio Culturale: Tra Conferenze Stampa e Laboratori d’Arte

Nella giornata del 15 gennaio, la classe 1B SA, in occasione del Festival della Scienza, si è recata presso il Comune di Vasto per assistere alla presentazione del piano di protezione civile

Gli studenti sono stati accolti presso la Sala Consiliare, un’ ampia stanza con postazioni in legno disposte circolarmente dove solitamente siedono i consiglieri. Per l’occasione, gli alunni hanno avuto l’onore e il piacere di sedersi su quelle postazioni.

Foto di Matilde Varanelli

Hanno avuto modo di ascoltare il sindaco Francesco Menna che, dopo i ringraziamenti, ha lasciato la parola ad Angelo Marzella, funzionario del Centro Operativo Comunale, che ha illustrato e spiegato dettagliatamente il piano della protezione civile. 

“Il Piano di emergenza rappresenta l’insieme delle procedure d’intervento da attuare al verificarsi di un evento emergenziale, garantendo il coordinamento delle strutture chiamate a gestire l’emergenza. Il Piano definisce le principali azioni da svolgere ed i soggetti da coinvolgere al verificarsi di un evento emergenziale e riporta il flusso delle informazioni che deve essere garantito tra i soggetti istituzionali (in particolare, Sindaco, Prefetto, Presidenti di Provincia e Regione) e tra il Comune e i soggetti operanti sul territorio che concorrono alla gestione dell’emergenza, nonché le azioni per garantire la tempestiva comunicazione/informazione della popolazione”.

“Il Sindaco in qualità di Autorità di Protezione Civile per il suo Comune, attiva, a seconda della fase di allerta, il Centro Operativo Comunale (C.O.C.), ossia il centro di coordinamento che lo supporterà nella gestione dell’emergenza per assicurare una direzione unitaria e coordinata dei servizi di soccorso ed assistenza alla popolazione, grazie alle Funzioni di Supporto”.

Questo piano prevede inoltre una specifica cartografia, che evidenzia le aree di emergenza e le aree di rischio. Le aree di emergenza vengono distinte in aree di ammassamento, attesa e accoglienza. La aree di rischio, invece, si distinguono in base alla diversa tipologia di emergenza.

È inoltre predisposto un piano di informazione sviluppato in tre differenti fasi: informazione preventiva,  informazione in stato d’emergenza, informazione in stato post emergenza.

Foto di Matilde Varanelli

Una volta terminata la conferenza, la classe 1B si è diretta verso Corso de Parma dove ha partecipato ad un ultimo appuntamento della giornata presso la sala Mattioli. Gli studenti hanno potuto osservare una mostra dedicata al progetto Erasmus+ dal titolo “EACiti: Tracce di cittadinanza europea” e partecipare al laboratorio “tracce di bellezza” tenuto da Giovanni Sallustio che ha descritto come il volo di un ape possa essere molto importante per le altre api, poiché può nascondere informazioni. Gli studenti  sono stati invitati a lasciare una traccia con dei pennarelli poggiati su un tavolo sul fondo della stanza.

Lorenzo Di Paolo