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“Tracce geometriche di dati”, la matematica vista da un’altra prospettiva

In occasione del Festival della Scienza Ad/ventura, il Polo Liceale Raffaele Mattioli, in data 18 Gennaio, ha tenuto una conferenza online con Sandra Di Rocco, professoressa ordinaria di matematica e preside della facoltà di scienze ingegneristiche presso il Royal Institute of Technology (KTH)

Foto di Serena Terranova

La professoressa ha conseguito una laurea in matematica presso l’Università dell’Aquila e, a seguito del dottorato negli Stati Uniti, ha svolto prima il ruolo di ricercatrice in Germania e a Stoccolma e successivamente si è dedicata alla sua carriera da insegnante, la quale comprende anche Yale e il KTH, ovvero il politecnico di Stoccolma, luogo dove la docente si trova attualmente. L’obiettivo della conferenza, oltre all’approfondimento dello studio della matematica, è stato quello di spostarsi dalla visione della matematica come insieme di calcoli e formule, e visualizzarla come delle immagini geometriche, prodotte dall’analisi dei dati.

Foto di Serena Terranova

Durante l’incontro è stata inoltre citata una celebre frase di Sonja Kovalvskaya, prima professoressa di matematica in Europa, la quale, nonostante i pregiudizi della sua epoca, dopo aver sposato un matematico, è riuscita a seguire dei corsi di dottorato.

“Many who have never had an opportunity of knowing any more about mathematics confound it with arithmetic, and consider it an arid science. In reality, however, it is a science which requires a great amount of imagination.”

Molti di coloro che non hanno mai avuto l’opportunità di saperne di più sulla matematica la confondono con l’aritmetica e la considerano una scienza arida. In realtà, però, è una scienza che richiede una grande dose di immaginazione.

In matematica spesso si lavora in dimensioni molto alte, con oggetti che non si possono vedere, disegnare, ma si possono rappresentare solamente attraverso delle formule.

Foto di Serena Terranova

Durante la conferenza è stato inoltre introdotto il tema dell’analisi dei dati, la quale usufruisce di tecniche matematiche, fisiche e statistiche. Oggi ci sono attualmente 64 zettabytes di dati, ognuno dei quali corrisponde ad un trilione di GB. Secondo la professoressa, i dati possono essere considerati come i punti di un quadro impressionista senza colori, poiché questi sono rappresentati dall’analisi, la quale li rende utilizzabili e svolge quindi un ruolo essenziale. Tale processo usufruisce anche della geometria, ma come? Bisogna innanzitutto stabilire che un dato è un insieme di informazioni e ad ognuno di questi corrisponde una sequenza di numeri che rappresenta le coordinate di un punto nello spazio. Seguendo questo ragionamento si arriva ad immaginare i dati come punti in dimensioni molto alte, arrivando così a parlare di data-clouds, ovvero nuvole di dati.

Queste possiedono varie caratteristiche geometriche, tra cui i buchi, i cicli e le componenti. L’analisi geometrica cerca quindi di comprendere tali caratteristiche e sfrutta un’area precisa della matematica: la topologia. Essa infatti caratterizza delle forme e si serve del numero di componenti, del numero di cerchi e dei voids. L’analisi geometrica ha svolto un ruolo fondamentale in numerosi casi, tra i quali vi è anche la costruzione di un braccio robotico, la cui base è rappresentata da un 6R-revolute, composto da 6 barre.

Ciò dimostra che la matematica può essere osservata da diverse prospettive e può quindi rappresentare anche un modo per sviluppare la fantasia.

                                  

                                                                                                                              Letizia Mastronardi