Fai bei sogni, la storia di Massimo Gramellini

Fai bei sogni è un romanzo di Massimo Gramellini pubblicato dalla casa editrice Longanesi nel 2012. Si tratta di un romanzo autobiografico, in cui Gramellini racconta la sua infanzia con dolcezza e un pizzico di ironia e il suo percorso per superare la perdita della madre.

Era il 31 dicembre 1969: Massimo aveva  nove anni e quella mattina al suo risveglio trovò in corridoio il padre sconvolto e sorretto da due uomini. Senza nessuna spiegazione venne mandato per qualche tempo dai vicini. Alcuni giorni dopo, un giovane sacerdote, soprannominato Baloo e capo della sezione scout di Massimo, si assunse il difficile compito di spiegare al piccolo che la mamma era venuta a mancare.

Il corpo della donna venne appoggiato nel salotto di casa per l’ultimo saluto, ma Massimo si rifiutava di vederla perché convinto che presto sarebbe tornata. Il protagonista, cresciuto e diventato giornalista, passò dal giornalismo sportivo a quello politico e, nel 1993, venne inviato a Sarajevo per seguire gli eventi bellici. Qui incontra Salem, orfano a causa di una bomba e ferito allo stomaco da un cecchino. Massimo chiese aiuto a un benefattore del luogo per portare il piccolo in Italia, ma purtroppo il bambino morì prima che Massimo potesse prenderlo con sè. Dopo un matrimonio fallito, incontrò la sua anima gemella, Elisa, che lo aiutò ad affrontare le sfide che ancora, dall’infanzia, lo inseguivano.

Ispirandosi alla propria vicenda, scrisse il suo primo romanzo dal titolo L’ultima riga delle favole, in cui il protagonista è orfano di madre. Dalla lettura del libro, l’amica del cuore della madre intuisce che Massimo non ha mai saputo la verità.

Questo è un romanzo che si legge tutto d’un fiato perché la storia è coinvolgente, è un po’ come essere trasportati in un’altra dimensione. Il libro è un lungo flashback , fabula e intreccio si ricongiungono solo alla fine. Straordinarie le ultime trenta pagine, poiché tutti i tasselli mancanti trovano il loro posto giusto nel finale che lascia una sensazione di pace e benessere.

Leggendo questo libro mi sono sentita come se fossi entrata nella vita di qualcuno e ne fossi uscita dopo poco con qualcosa in più: lo consiglio a chiunque nella vita si sia un po’ perso e poi  è ritrovato, proprio come Massimo.

Iris Ramundo