Una giornata intensa alla scoperta della Roma barocca

Nella giornata del 19 marzo, gli alunni delle classi 4B e 4E accompagnati dai loro docenti, Gianfranco Paolucci, Carmine De Luca, Mariella Di Brigida, hanno avuto la fortuna di ammirare dal vivo i capolavori artistici ed architettonici di Roma.

Il tour, iniziato nel primo mattino, ha avuto come prima protagonista una chiesa barocca: Santa Maria della Vittoria. All’interno, precisamente nella Cappella Cornaro, gli studenti hanno potuto ammirare l’Estasi di Santa Teresa, un capolavoro ed esempio della così detta “macchina Berniniana”. La  statua in marmo di Carrara racchiude in sé la scenicità e la teatralità del momento incoronata da raggi di luce. I protagonisti dell’opera sono la santa che pare essere distesa su una soffice e bianchissima nuvola e l’angelo che le trafigge il cuore con un dardo. Ai lati, ad ammirare la transverberazione, vi sono i membri della famiglia Cornaro, nonché proprietari della cappella, che invitano lo spettatore ad osservare insieme l’episodio sacro riprodotto.
Successiva alla Cappella Cornaro, per i giovani turisti, la Chiesa di San Carlo alle quattro Fontane, nominata dai romani “San Carlino” per le sue dimensioni ridotte. La Chiesa prende il nome dalle quattro fontane che si trovano all’esterno sui quattro incroci scolpite con allegorie di fiumi e divinità.
Le caratteristiche architettoniche sono racchiuse nel perimetro mistilineo con l’alternarsi di concavità e convessità che si ripropongono anche nella facciata. Al di sopra dei quattro catini la cupola a pianta ovale sembra lievitare grazie ad un accorgimento illuminotecnico messo in atto dal Borromini. Il tutto è chiuso da una svettante lanterna che riempie di luce lo spazio sottostante. Al di sotto della chiesa vi è la cripta con lo stesso impianto planimetrico, con due cappelle laterali, una delle quali molto probabilmente doveva essere destinata alla sepoltura di Borromini, mai concessa per la morte suicida.

Altra opera barocca del Bernini situata vicina al Quirinale da cui prende il nome è Sant’Andrea al Quirinale. Il principale aspetto architettonico di questa chiesa barocca è la cupola. Essa infatti dà vita ad una serie di sorgenti luminose naturali, variabili a seconda delle ore del giorno, che rendono ancora più suggestiva l’architettura.

A pochi passi dai noti simboli di Roma, piazza Navona e Pantheon, gli studenti sono rimasti affascinati dal ciclo pittorico della vita di San Matteo del Caravaggio, tre tele custodite nella Cappella Contarelli della Chiesa San Luigi dei Francesi. Nel primo dipinto situato a sinistra, la “Vocazione di San Matteo”, Caravaggio ritrae all’interno di una taverna romana Gesù che convince un uomo esattore e dedito solo al denaro, a lasciare tutto per diventare suo apostolo. Una scena più complessa viene raffigurata sulla tela “Il martirio di San Matteo”, posta a destra, ambientata in una chiesa come attesta la presenza di un altare con croce. Nel quadro Caravaggio cattura il momento in cui San Matteo sta per essere assassinato, a seguito della celebrazione eucaristica, da un giovane robusto e mezzo nudo. Il Santo a terra alza la mano in segno di difesa mentre un elegantissimo angelo dalle ali verdi gli porge la palma del martirio. Nel dipinto a sinistra si può scorgere l’autoritratto di Caravaggio che osserva la scena nelle retrovie con uno sguardo sconfortato simbolo di un profondo pessimismo esistenziale. Il terzo e ultimo dipinto “San Matteo e l’angelo”, collocato al centro della Capella, appare come una vignetta in cui l’evangelista ricopre le vesti di un dotto filosofo mentre il messaggero divino gli ricorda i concetti principali da tenere a mente. 
L’ultima visita prima della pausa pranzo per i ragazzi è stata il cortile della Chiesa di Sant’Ivo alla Sapienza progettata da Borromini. Purtroppo non essendo domenica, la Chiesa era chiusa dunque gli studenti non sono riusciti ad osservarne gli interni e la particolare pianta a stella a sei punte.

Dopo un’oretta di pausa, passata tra passeggiate e risate, la giornata è proseguita nell’ammirazione degli affascinanti monumenti e simboli di Roma: il Pincio un immenso giardino romano dalla profonda terrazza da cui spuntano le innumerevoli cupole e gli scorci degli edifici più pittoreschi e romantici della capitale, la scenografica Scalinata Trinità dei Monti progettata dall’architetto De Sanctis che crea un raccordo tra le pendici del Pincio dominante, l’omonima chiesa e la sottostante piazza di Spagna dove è collocata la famosa Barcaccia, una fontana fatta realizzare dal papa Urbano VIII a Bernini. Un’opera assolutamente nuova con una singolare vasca a forma di imbarcazione che raccoglie l’acqua da due grandi solchi, di cui uno situato a prua e l’altro a poppa.

Proprio in piazza di Spagna la giornata si è conclusa e gli alunni accompagnati dai docenti hanno preso la metropolitana in direzione Tiburtina dove era ad aspettarli l’autobus al cui interno hanno potuto riposare le gambe, stanchi della lunga ed interminabile camminata in una delle città più belle d’Italia: Roma.

Sharon Anna Rubbi