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“Dieci cose che ho imparato” – Il lascito morale di Piero Angela

“Dieci cose che ho imparato” è un libro scritto da Piero Angela, simbolo della cultura italiana, pubblicato in occasione della sua morte nel 2020. Questo libro è un lascito morale contenente dieci insegnamenti appresi nel corso della sua lunga esperienza.

Angela, in questo libro, si pone lo stesso obiettivo che ha rincorso nella realizzazione dei programmi televisivi “Quark” e “Superquark”, ovvero quello di poter diffondere la scienza tra i più giovani.

Il libro riflette a pieno la personalità dello scrittore, lontano dagli standard seriosi del tempo, un uomo che ha rivoluzionato per sempre il modo di comunicare con esempi e trovate umoristiche. Proprio per questo il testo risulta molto chiaro anche per i non esperti in quanto i termini più complicati, seppur minimi, vengono spiegati in modo comprensibile.

Lo scritto si sviluppa attorno al pensiero dell’autore, secondo il quale l’Italia ha perso il suo splendore. Angela vuole lasciare ai posteri delle direttive su come risollevare il Paese dalla crisi. Il testo si divide in dieci capitoli, dieci ambienti in cui bisogna agire, ognuno con un provvedimento da attuare per migliorare lo Stato, i cui temi principali sono quello della tecnologia, dell’energia e della scienza. Quest’ultimo appare il più importante tra le questioni proposte. Infatti, Angela ripone nella scienza la chiave per la soluzione del suo quesito, “solo la scienza- afferma – porta ad una conoscenza reale e permette di separare il probabile dall’improbabile, il credibile dalla leggenda, il vero dal falso.”

Lo scorrere dei capitoli non risulta affatto pesante grazie agli aneddoti personali, agli approfondimenti scientifici e alla voglia dello scrittore di farci esplorare il mondo con occhi diversi, spingendoci a porci domande e cercare risposte, rendendo così la lettura un’esperienza piacevole e ricca di curiosità.

La struttura, molto simile a quella di un diario, mi ha permesso di entrare nel pensiero di uno dei divulgatori scientifici italiani più importanti, portandomi a sviluppare un mio personale concetto attorno alle sue parole.

Mi sento di consigliare questo libro alle persone di ogni età, perché spinge ad aprire occhi e mente, permettendo di esplorare tematiche tralasciate e ignorate nel corso degli anni.

 

Sara De Cinque