Donne Romane che hanno fatto la storia

di Veronica De Astis, 1B

Durante la Notte Bianca dei licei classici, 17/01/2020, il liceo classico A. D’Oria ha partecipato attivamente con svariate performance. La mia classe 1B e altre due classi con potenziamento giornalistico svolgevamo il ruolo di reporter della serata. Ognuno di noi seguiva un’ esibizione e  ne riportava il contenuto attraverso una foto, un video  e  un tweet per poi affidarlo all’ufficio stampa,  composto da alcuni studenti e professori, che aggiornavano in tempo reale la pagina Twitter creata per l’occasione,  con lo scopo di suscitare  interesse nelle persone e farle partecipare  all’evento o  indurle a venire.

La serata si è aperta con un incontro in Aula Magna  per ascoltare  il discorso della Preside. Al termine, sono iniziate le performance di canto e ballo, entrambe eseguite da talentuosi ragazzi della scuola. Verso la metà della serata è stato scoperto il murale di Amore e Psiche , perché  il filo conduttore della serata era l’amore, realizzato da  alcuni alunni con l’aiuto di Stevo, il Banksy genovese e poi è arrivato il momento  del rinfresco gentilmente offerto dalla scuola.

Alle ore 21.00 sono iniziate  le esibizioni ispirate  a opere e personaggi greci e latini.

Un’esibizione interessante è stata quella intitolata: “ Donne romane  che hanno fatto la storia , dalla leggenda alla res pubblica”; questo spettacolo è stato  tratto da un testo in latino rivisitato e recitato da alcune ragazze di terza.

La performance ha avuto inizio con un ragazzo che interpretava uno storico , il quale , con una breve introduzione, presentava  le giovani donne ; esse  portavano sulla bocca un pezzo di scotch  a simboleggiare  il fatto  che alla loro epoca, alcune di loro,  non avevano avuto  il diritto di esprimersi liberamente  con le parole o di essere rispettate e valorizzate per  le loro imprese, ma quando venivano annunciate lo toglievano e raccontavano le loro storie piene di coraggio e audacia.

Le donne drammatizzate erano: Didone, Tarpea, Lucrezia, Clelia, Veturia, Cornelia e Sempronia.

La prima, Didone, era la regina di Cartagine che si invaghì di Enea, ma esso la tradì e lei si vendicò maledicendo il suo arrivo nel Lazio e poi si suicidò.

Tarpea era un’amante di gioielli e d’ oro, quando i Sabini si avvicinarono alle porte della sua città lei gli aprì  perché in cambio le avevano promesso tutti i loro braccialetti e le loro ricchezze , ma essi non mantennero il patto  e distrussero la città, uccidendo la giovane.

 

Lucrezia, donna fedelissima , durante l’assedio di Ardea, il re  Sesto Tarquinio si innamora di lei e la costringe , minacciandola,  a tradire il marito ; presa dalla disperazione si suicida.

Clelia, secondo la leggenda, incitò le nove ragazze che,  come lei  erano state rapite dagli Etruschi, a fuggire attraversando il fiume a nuoto; fu la prima donna a cui venne dedicata una statua equestre.

Veturia  impedì al figlio , che era stato cacciato da Roma , di assediare e distruggere la città .

Cornelia  aveva dodici figli , dieci dei quali morirono perché avevano seguito l’ insegnamento della  matrona  di aiutare e rispettare i più deboli.

Sempronia fu la prima nobildonna a prendere una posizione politica ed ebbe un importante ruolo nella Congiura di Catilina.

Infine queste due domande che abbiamo rivolto a una delle attrici  ci hanno chiarito i dubbi rimasti dopo la performance

  • Perché avete scelto di parlare delle donne romane?

Ultimamente a scuola stiamo studiando la letteratura latina che ci ha molto appassionato, inoltre in classe siamo in maggioranza femmine e il tema dei diritti delle donne è oggetto di dibattito durante le lezioni.

  • Pensi che queste donne possano insegnare qualcosa a noi moderni ?

Si, perché hanno delle personalità forti e non si arrendono di fronte alle prime difficoltà, cosa che dovremo fare anche noi “moderni”, mentre nella maggior parte delle occasioni ci tiriamo indietro pensando di non essere all’altezza.