Alfa gira un video al liceo classico D’Oria

 

di Andrea Catzeddu ed Elena Dellacasa

 

Un cantautore rap, che ogni mese ha collezionato 200 milioni di stream su Spotify, ad un ritmo di 7 milioni e mezzo al mese,  vuole girare un videoclip nell’aula di un liceo classico?

Sembra un accostamento ardito, ma mercoledì 13 gennaio, il giovane rapper genovese Andrea De Filippi, in arte Alfa, ha girato proprio al D’Oria alcune riprese per la clip della sua nuova canzone.

Ne abbiamo approfittato per intervistarlo e Alfa si è reso subito molto disponibile rispondendo gentile ed entusiasta alle nostre domande. Ci ha raccontato qualcosa sulla sua vita e sulla sua carriera musicale, ultimamente molto influenzate dalla pandemia.

Alfa, infatti, è risultato positivo al Covid-19 lo scorso autunno: “Ho contratto il virus insieme alla mia ragazza, pertanto siamo stati in casa oltre un mese, io e lei, senza poter vedere i nostri genitori”.

Il messaggio che il cantante vuole trasmettere ai giovani è proprio quello di non abbassare la guardia: “Non è vero che tutti i giovani sono asintomatici! Io per primo ho avuto tosse, febbre alta e mal di testa. Non è stata una passeggiata…”

Dall’esperienza del lockdown però, Alfa ha tratto nuovi spunti per le sue composizioni. Tra queste vi è proprio “San Lorenzo”, il suo ultimo brano registrato insieme ad Annalisa: “Per me la notte di San Lorenzo significa andare alla spiaggia con gli amici, divertirsi e stare insieme. In quel momento difficile mi mancava proprio quello!”.

Il Covid ha avuto una pesante ripercussione anche sul suo tour, già soldout, ma solo quattro concerti sui ventuno previsti per il 2020 sono stati realizzati: “Sono proprio i concerti, i momenti live, a darmi la giusta carica e a farmi amare ancora di più il mio lavoro!”.

Andrea ha inoltre parlato dei suoi studi. Ha frequentato il liceo classico, prendendo la maturità due anni fa e la scelta di questo indirizzo ha avuto un ruolo importante nel suo percorso: “Io cerco di leggere il più possibile, perché influenza tantissimo la scrittura, alla pari di un buon film o di una serie TV. Il classico mi ha dato tantissimo”.

Dai testi di Alfa emerge anche un profondo legame affettivo con la sua città natale. Durante un periodo di sei mesi trascorso a Milano ha infatti sofferto la lontananza dalla Lanterna: tornato a casa ha lui stesso definito scherzosamente l’esperienza, sotto questo punto di vista, “traumatica”.

Genova è anche una fonte di ispirazione per lui: ha personalmente ammesso di non riuscire a scrivere testi fuori dalla sua città. “Magari in futuro cambierò vita e sarò costretto a lasciare nuovamente casa, ma per ora mi trovo bene qui!” ha aggiunto.

Lui stesso non ama etichettare la sua musica in un genere preciso, preferisce piuttosto avere la libertà di poter cambiare tipologia qualora ne avesse piacere. Tuttavia cerca di contaminare i propri pezzi con stili che ha sempre apprezzato, come il rap e l’indie.

Il suo rapper straniero preferito è in assoluto Macklemore, che ha avuto l’occasione di conoscere per un evento fortuito. Tra i cantautori italiani, la sua figura di riferimento è invece Jovanotti.

Alfa, che con “Before Wanderlust” ha ottenuto il suo primo disco d’oro a 18 anni, da indipendente e senza budget, si è reso conto di aver intrapreso un tipo di carriera che fino a dieci anni fa era preclusa a chi non avesse agganci e appoggi, ma che oggi è diventata possibile anche grazie all’uso del web, un potente mezzo di promozione specialmente tra i giovani.