Legends 101: i Poteri della Mente

E’ lecito citare la frase di uno dei film di fantascienza che più ha sconvolto e sbalordito il cinema italiano negli ultimi anni, Lucy: “Noi esseri umani utilizziamo solamente il 10% delle nostre capacità cerebrali. Può sembrare poco, ma è tanto se pensiamo a cosa abbiamo fatto con esso” . Partendo da questa premessa, molti arrivano a sostenere che nell’ipotetico 90% di capacità inutilizzate si nasconderebbero importanti capacità psicocinetiche e psichiche in generale, oltre alla possibilità di sviluppare percezioni extrasensoriali

In realtà, l’opinione che nella vita si utilizzi solamente solo il 10% del potenziale effettivo è priva di qualsiasi fondamento scientifico e contraddetta dalle conoscenze in merito. Pur se taluni aspetti del cervello umano rimangono sconosciuti, tuttavia si conosce ogni singola parte del cervello e le funzioni associate a ciascuna.

I ricercatori suggeriscono che questa popolare leggenda metropolitana sia presente già dal 1900. Il “mito” del 10% potrebbe essere emerso dagli scritti dello psicologo e filosofo William James. Nel suo libro del 1908, The Energies of Men, ha scritto “Stiamo facendo uso di solo una piccola parte delle nostre possibili risorse mentali e fisiche.” un concetto successivamente ribadito dallo scrittore statunitense Lowell Thomas che, nell’introduzione al saggio di Dale Carnegie, How to win friends and influence people (1936), attribuì erroneamente all’affermazione di James anche un preciso valore percentuale, quello appunto del 10%.

Ad oggi è opinione comune e molto diffusa che esistano dei contatti telepatici molto specifici: tra madre e figlio, tra gemelli, addirittura con gli animali e con le piante. Ma è proprio così? Secondo la tradizione popolare esiste un potente vincolo affettivo che unisce madre e figlio, tale da favorire qualche tipo di legame telepatico. Quante storie abbiamo sentito di madri che improvvisamente hanno avuto la spiacevole sensazione che in quello stesso istante stesse accadendo qualcosa di grave ai loro figli? A questo proposito fece scalpore un libro su questo tema che sembrerebbe confermare questa possibilità, anche se non fornisce spiegazioni a supporto di questa affascinante ipotesi. Nel libro “Parent-Child Telepathy” scritto dallo psichiatra Berthold Schwartz, nel 1971, vengono raccolte testimonianze di 505 episodi telepatici verificatesi nell’arco di nove anni, basate sul racconto dei testimoni.

Alcune credenze popolari giudicano anche del tutto normale, oltre che risaputo, che i gemelli siano legati fra loro da una sorta di “collegamento” extrasensoriale e telepatico. Molti di loro, del resto, confermano di aver pensato nelle stesso momento alle stesse cose. Anche qui gli aneddoti e le storie sono tantissime, sempre accomunati dalla possibilità di percepire situazioni anche a chilometri di distanza. Tuttavia, esperimenti come quelli effettuati dall’Università di Fordham negli anni ‘40 a cui parteciparono sei coppie di gemelli per un totale di 20.000 prove realizzate, non riuscirono in alcun modo a dimostrare l’esistenza di qualche particolare legame.

In ogni caso, questa famosissima leggenda che coinvolge i poteri della nostra mente ha ispirato non solo film, ma anche serie TV, videogames e fumetti, come nel caso di Cerebro, un mutante comparso nella celebre serie americana degli X-Men. 

di Giuseppe Colameo