Non sempre, soprattutto tra noi ragazzi, si comprende a pieno il valore dello studio e della cultura, ma nonostante ciò la cultura ha un ruolo a mio parere fondamentale nella vita, ci rende indipendenti e ci permette di fare delle scelte. La scuola porta, con il passare degli anni anni ad acquisire conoscenze teoriche e pratiche attraverso lo studio, studiare ci permette di acquistare critica, sviluppa la nostra capacità di pensiero e grazie alle materie che studiamo a scuola capiamo anche quali sono le nostre passioni e predisposizioni, sicuramente anche studiare e fare i compiti per il giorno dopo aiuta ad avere maggiore autodisciplina e ad arrivare preparati e pronti al mondo del lavoro.
Non sempre un ottimo studente, una volta entrato nel mondo degli adulti riesce ad avere una carriera lavorativa di alto livello, la società attuale impone molte variabili per avere successo nel campo lavorativo. Ma se parliamo di realizzazione, sicuramente la cultura ci porta ad un successo personale. Dal dopoguerra ad oggi tutte le politiche nazionali ed internazionali erano basate sul concetto di “diritto allo studio”; oggi nei paesi più sviluppati possiamo dire che il diritto allo studio è un concetto acquisito per tutti ma questo non basta più, adesso dobbiamo parlare di dovere allo studio, inteso come la necessità di ogni individuo di formarsi per entrare nel mondo del lavoro dove non sono più sufficienti le competenze di base.
I licei sono sempre stati istituti che davano una forte competenza di base, oggi anche i licei, oltre alla competenza di base cercano di sviluppare competenze specifiche, il nostro liceo classico ne è un esempio accosta alla formazione di base la formazione di tipo professionale con l’aiuto di nuove tecnologie e lingue straniere, modalità di studio diverse che ci permetteranno e ci faciliteranno l’ingresso nel mondo del lavoro. il curriculum formativo di ogni individuo si forma non solo attraverso l’iter scolastico ma anche attraverso una serie di percorsi paralleli alla scuola che servono ad integrare il percorso formativo di ognuno e avvicinare la scuola al mondo del lavoro, credo che sia ancora molta la distanza che separa il mondo della scuola di ogni ordine e grado al mondo del lavoro perché sono necessarie competenze professionali.
Anche le professioni manuali, dove l’accesso al lavoro negli anni passati era garantito solo dall’esperienza, oggi necessita di una formazione professionale. Anche le professioni come il medico, l’insegnante, l’ingegnere, l’avvocato necessitano di una competenza di base ma anche delle conoscenze di strumenti informatici e linguistici che sono diventati da competenze specialistiche a competenze di base. Tuttavia, la scuola oltre a fornire competenze necessarie per affrontare il mondo del lavoro, ti forma come persona permette di rafforzare il coraggio, la determinazione, insegna a gestire ansia e paura, ad affrontare sfide, successi e fallimenti ed incide sul carattere di ogni persona. Lo studio, quindi, non può essere solo un diritto ma un dovere su cui investire forza, energia e tempo.
Sara Di Fruscia, III A