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TERZO INCONTRO Più uguali che diversi – “Dal Big Bang ai giorni nostri”

Di Lorenzo Guadagnini

 

 

Mercoledì 13 febbraio 2019 si è tenuto il terzo incontro del progetto “Più uguali che diversi” interamente dedicato alle scienze naturali. La professoressa Elisabetta Bonfatti ha esposto un’interessante presentazione che mirava a introdurre da un punto di vista scientifico le problematiche connesse alla comparsa della vita sulla terra e, in particolare, dell’uomo.

La presentazione è partita dalla descrizione del Big Bang, ovvero la grande esplosione che circa 13,8 miliardi di anni fa ha dato origine all’universo, nel quale la terra si è formata 4,5 miliardi di anni fa. Si è proseguito con un approfondimento del mondo microscopico: gli atomi formano le molecole di ogni sostanza vivente e non vivente, le molecole formano gli organuli delle cellule e le cellule degli esseri viventi presentano la molecola di DNA.

Negli esseri umani le cellule formano i tessuti, i tessuti formano gli organi, gli organi formano apparati o sistemi di organi, i quali formano organismi. I reperti archeologici più antichi, che testimoniano l’inizio della vita sulla terra, sono i fossili di cianobatteri o alghe azzurre risalenti a 3800 milioni di anni fa.

Gli esseri viventi possono essere classificati in 5 regni: monere, protisti, funghi, piante e animali. Questo ultimo regno comprende una vasta gamma di organismi, dai più semplici, ai più complessi: gli esseri umani.

Successivamente ci è stato esposto un grafico che illustra il processo evolutivo dell’uomo. L’antenato comune all’uomo e allo scimpanzé è comparso sulla terra 5 milioni di anni fa, poi si è sviluppato l’australopiteco (risale al 1974 primo ritrovamento in Africa di questo  esemplare che venne chiamato Lucy), dal quale, nelle sue varie forme, si è sviluppato100.000 anni fa l’uomo moderno, l’Homo sapiens sapiens. E’ interessante notare che l’umanità ha avuto l’Africa come culla comune, da cui si è allontanata in tre ondate successive per popolare gli altri continenti, fenomeno che ci era già stato mostrato nella prima lezione di storia. L’evoluzione dell’uomo sarà oggetto della visita del 20 febbraio 2019 al Museo della preistoria Luigi Donini.

In seguito ad ogni gruppo è stata consegnata una scheda per effettuare degli approfondimenti su aspetti diversi.

Foto di Giulietta Palombarini

Il primo gruppo ha avuto come tema il DNA. Il suo lavoro è iniziato con la visione di un breve video “Il viaggio nel tuo DNA”: raccoglie i risultati di una ricerca sul DNA di cinquanta persone di diverse etnie, fatta per capire da quali e da quante aree geografiche del globo provenisse il loro corredo genetico. La ricerca ha portato alla sconcertante conclusione che “siamo tutti cugini alla lontana”.

Foto di Giulietta Palombarini

Al secondo gruppo è stato chiesto di rispondere a quattro quesiti per poter documentare l’affermazione “Essere nati dalla parte giusta del mondo non è un merito ma solo un caso”.

Essendo presenti nel gruppo Dumitru, di origine moldava, e Mohamed un ragazzo somalo con la sua mediatrice culturale, il confronto si è svolto principalmente su una delle quattro domande: “Essendo tutti gli uomini della stessa “razza umana”, cosa li differenzia?”

Cultura, varietà linguistiche, religione, condizioni economiche, sistema scolastico. Si è parlato della differenza tra la lingua e l’alfabeto somalo e quello italiano, del fatto che il moldavo è molto simile al rumeno. Esiste un vocabolario della lingua somala, per cui non è equiparabile ad un dialetto, ma è una lingua nazionale che oggi è materia scolastica, insieme alle lingue europee che risalgono alle varie dominazioni coloniali. La religione principale in Somalia è la religione islamica: si è accennato alle principali caratteristiche e differenze con il cristianesimo.

Foto di Giulietta Palombarini

Il terzo gruppo ha avuto come tema da approfondire la biodiversità. Anche in questo caso si è partiti da un breve video: uno spot natalizio che racconta di un giovane riccio che, dapprima, non riesce ad avere amici per colpa dei suoi “aghi”. Gli amici troveranno, però, una soluzione semplice e ingegnosa, per consentirgli di essere parte della loro comunità. Il messaggio è che la diversità, anche se può risultare per certi aspetti problematica, può diventare un arricchimento quando si trova il modo per accoglierla ed includerla. La natura favorisce la biodiversità perché fondamentale per la sopravvivenza di tutte le specie, il cui numero è incalcolabile. L’uomo può fare molto per proteggerla. A questo riguardo è intervenuto Adams che ha brevemente raccontato del bracconaggio e delle misure legislative messe in atto dal governo del suo paese, la Nigeria, per contrastarlo.

 

Questa lezione di scienze naturali è stata importante perché ha dimostrato quanto sia vero il concetto espresso dal titolo del progetto, ovvero che tutti gli uomini sono tutti uguali.

 

Qui di seguito la presentazione a cui l’articolo fa riferimento con anche link ad alcuni video.

presentazione DAL BIG BANG AI GIORNI NOSTRI