Bohemian Rhapsody: un tuffo nel passato.

Rami Malek vincitore del Golden Globe e dell’Oscar come miglior attore.

 

e’ stato per tanto tempo nelle sale cinematografiche il film più atteso di sempre diretto da Bryan Singer, chiamato “Bohemian Rhapsody” per il noto successo che questo brano ha dato ai Queen.

Nel giro di poche settimane è rientrato nella classifica dei venti migliori film di sempre nonostante alcuni pareri negativi dei critici.

Tra i giudizi negativi si è espresso in particolar modo la tendenza ad evidenziare la precocità con la quale la band ha ottenuto la propria fama avvenuta, secondo la trama del film, in tempi relativamente brevi rispetto a quelli riportati cronologicamente nella storia del quartetto.

L’ attore principale, Rami Malek, è stato sia acclamato che criticato dalla giuria, in quanto impeccabile durante la performance perfettamente eseguita e preparata per oltre un anno, ma è stato notato che l’attore, al contrario di Freddie Mercury, ha gli occhi chiari. Ciò nonostante, Rami Malek ha vinto un Golden Globe come migliore attore e anche l’Oscar il 24 Febbraio 2019 a Los Angeles.

In quanto al contenuto del film si può dire che sia stato diviso in due fasi, ossia una prima parte che illustra l’adolescenza difficile, l’incontro con la band e in seguito il loro strepitoso successo. La seconda parte, invece, presenta gli aspetti della vita di Freddie Mercury, cioè l’ infelicità, la solitudine, la tossicodipendenza e la depressione, data in seguito alla scoperta di aver contratto l’AIDS. 

Molti hanno criticato il film per non essere stato sufficientemente esplicito circa gli aspetti personali della sua vita privata. Altri, invece, ritengono che la scelta artistica di non aver calcato la mano su aspetti pruriginosi, e di aver soltanto accennato e fatto intuire una realtà ormai nota a tutti, sia stata una mossa vincente e abbia evitato il rischio di farlo scivolare il film in un mare di  patetismo. 

Infine si può dire che gli ultimi venti minuti siano stati il momento più commovente del film, ossia il concerto rock più famoso della storia. Questo concerto, per l’appunto, è stato riprodotto in modo così simile in ciascun dettaglio che per un momento ha trasportato il 2019 direttamente nel 1985, un grande tuffo nel passato!

 

 

 

Di Chiara Tinti