La nuova maturità

Riepilogo dei cambiamenti e dei loro perché

Il giorno 11 Gennaio 2019 si è svolta presso l’Auditorium Gaber del Palazzo Pirelli la tavola rotonda “Consultiamoci! Maturità 2019” proposta dal MIUR nel tentativo di chiarire le numerose perplessità riguardo il nuovo esame di stato. Durante la conferenza, organizzata dal coordinamento regionale delle consulte studentesche, sono intervenuti

dott.ssa Amanda Ferrario, Uffici di Diretta Collaborazione del Ministro dell’Istruzione;

dott.ssa Carmela Palumbo, Capo Dipartimento Istruzione MIUR;

dott. Ettore Acerra, Coordinatore Ispettori e Nucleo Maturità;

dott. Roberto Proietto, dirigente Ufficio V, Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia.

Attraverso le domande poste dai ragazzi delle consulte nazionali è stato possibile far luce su molti aspetti del nuovo esame di maturità. Qui di seguito troverete alcune delle informazioni necessarie e talvolta qualche approfondimento legato alle motivazioni che hanno spinto il ministero a rivoluzionare (in parte) l’esame.

REQUISITI PER L’AMMISSIONE

– Frequenza scolastica: 3⁄4 del monte orario (esclusi casi specifici)

– Profitto scolastico: tutti 6 nelle discipline, inclusa la condotta; il consiglio di classe può

motivatamente ammettere lo studente con una insufficienza, ammettendolo dunque all’esame con meno crediti rispetto a quelli assicurati dalla sufficienza in tutte le materie. [sono stati eliminate come requisiti per l’ammissione le prove Invalsi e l’ASL]

CREDITI

– 40 crediti; il 40% del voto finale è dunque stabilito dal percorso del triennio

– inoltre tutte le attività svolte nel triennio sono certificate e rientrano nel curricolo dello studente.

PRIMA PROVA

– Finalità: dimostrare la padronanza della lingua italiana che è competenza necessaria.

– 7 diverse tracce proposte (che attingono ad ambiti artistici, letterari, filosofici, tecnologici, storici,

scientifici, economici,…): 2 tracce di analisi testuale, 3 tracce di interpretazione del testo e argomentazione, 2 tracce per il testo espositivo legato a tematiche vicine agli studenti (breve commento del testo di spunto e poi libera argomentazione).

– Prova che riguarda le competenze linguistiche, la capacità di sintesi, la comprensione dei concetti, rielaborazione delle informazioni, esposizione consequenziale e logica della propria opinione.

[sono state eliminate le tipologie del saggio breve / articolo di giornale e tema storico perché richiedevano conoscenze approfondite o più tempo per la stesura e anche perché si vuole enfatizzare lo scopo della prima prova: la competenza linguistica]

SECONDA PROVA

– Possibile prova pluridisciplinare (come quest’anno) nella quale le materie saranno collegate tra loro

– Essere in grado di sviluppare una soluzione a un problema a partire da conoscenze specifiche. [è stata abolita la terza prova poiché considerata penalizzante per molti studenti, per la volontà di rendere l’esame meno nozionistico e per valorizzare di più il percorso del triennio]

PROVA ORALE

– Equilibrio del punteggio rispetto alle prove scritte (tutte le prove sono valutate in ventesimi)

– La nuova normativa stabilisce dei punti fondamentali che dovranno essere assolutamente trattati (seguendo l’ordine scelto dalla commissione): discussione o presentazione del percorso di ASL, cittadinanza e costituzione, discipline scolastiche (seguendo spunti dati da un documento fornito dalla commissione e che prevederà collegamenti interdisciplinari).

– Per eliminare l’estremo nozionismo del precedente esame orale, verrà richiesta l’elasticità mentale dello studente che dovrà dimostrare di saper rielaborare e argomentare ciò che ha appreso durante il percorso scolastico

ASL – può essere collegata perché inerente all’esperienza di orientamento degli ultimi anni scolastici e alla predisposizione personale per alcune mansioni. Richiesta di sviluppare una riflessione a partire da esperienze concrete che saranno state più o meno importanti per lo studente.

CITTADINANZA E COSTITUZIONE – dal 2008 sono state integrate nel piano formativo esperienze e attività, che permettano allo studente di riflettere su queste competenze. Per un diciottenne avere questo tipo di confronto è fondamentale. Queste tematiche possono rientrare in:

🕐 storia e filosofia + economia e diritto

🕐 attività scolastiche

🕐 trasversalità di progetti proposti all’interno dell’istituto

[si assicurano gli studenti che durante l’esame orale verranno trattate tematiche a partire dalle attività a loro proposte e da loro svolte durante il triennio] [eliminata la tesina poiché considerato, da più anni, un lavoro spesso non originale e troppo forzato. Inoltre la rivoluzione dell’esame orale risolve la questione dell’ultranozionismo, favorendo lo studente a rielaborare e argomentare lo spunto che si sostiene per risolvere un’ipotetica problematica, orientandosi e interloquendo con qualcuno.]

PROVE INVALSI

– Funzionali a un’autovalutazione del sistema scolastico. I parametri standard forniti dal ministero permetteranno una visione critica del singolo istituto, dando la possibilità a ogni scuola di confrontarsi con le altre scuole e di capire su quali aspetti del piano formativo intervenire

– L’esito delle Invalsi è soprattuto funzionale all’indagine nazionale

– Individualmente può essere utile per verificare che “livello di competenze” ha raggiunto lo

studente

– Discipline esaminate: matematica (programma base di quinta superiore), inglese (prove a doppio

livello, B1 e B2), italiano (capacità base di comprensione del testo)

SUFFICIENZA

– Non esiste una vera e propria soglia per la sufficienza. Si potrebbe anche ricevere un punteggio di 8/20 (ad esempio) in una prova e recuperare con punteggi più alti nelle altre prove

– Matematicamente i minimi necessari sarebbero: 24 crediti, 12/20 in tutte le prove (tot: 60/100)

di Isabella Daino 5^F
(Il Giornalotto del Liceo Volta, numero3/2019)