Il Giappone riprende la caccia alle balene

Di Giulia Jehn 

Un massacro senza fine, il Giappone si ritira dall’International Whaling Commission e riprende la caccia il giorno dopo.

 

Il Giappone, noto paese per praticare questa disumana caccia alle balene, si nasconde dietro l’inusuale scusa di utilizzare questo massacro per fini scientifici, essendo che, se per quest’ultimi scopi, questo abominio può procedere. Ritiratosi dall’International Whaling Commission il 30 giugno, riprende poi questa strage il 1 luglio, esattamente un giorno dopo. Avendo fallito il tentativo di rimanere all’interno dell’organizzazione e continuare a cacciare, nascondendosi dietro cavilli burocratrici e vuoti legislativi, il paese ha da sempre cacciato e ucciso cetacei. Tokyo fa oltretutto sapere che la caccia avverrà nelle sue acque, in una zona esclusiva ed economica(Zee), evitando l’Oceano Antartico. Sono però inspiegabili le motivazioni le quali si nascondono dietro le azioni del Giappone, che nonostante la carne di balena sia diventata poco popolare, e addirittura il consumo ne sia in declino, continua comunque a fare strage di questi cetacei.