Il “lavaggio del cervello” esiste e avviene di notte

Il cosiddetto “lavaggio del cervello” esiste davvero e non è solo un modo di dire, come pensavo, infatti viene usato attualmente in senso lato per indicare l’influenza di una persona che può esercitare su un’altra anche in modo scherzoso e ironico.
Divertente da pensare come processo, in effetti, ma esiste davvero questa sorta di “ripulitura” notturna del cervello? E da che cosa esattamente viene ripulito? Come avviene e cosa succede al nostro cervello di notte?
I ricercatori della Boston University hanno notato che il sangue presente nel cervello lascia lo spazio al liquido cerebrospinale, un fluido corporeo trasparente e incolore che si trova nel sistema nervoso centrale che circonda il cervello e il midollo spinale e autoregola la presenza del sangue nell’encefalo. Questa insolita ed interessante ricerca è stata pubblicata sulla rivista “Science” che evidenzia, grazie allo studio dei ricercatori, come il liquido cerebro spinale del cervello arrivi a pulsare durante il sonno. I suoi movimenti sono strettamente legati alle attività delle onde cerebrali e del flusso sanguigno: questo dimostra la presenza di efficienti ondate elettriche di attività nei neuroni. Ed è la prima volta in cui non si dà per scontata la presenza di questo liquido a livello neurologico.
Come ci dice in merito la coautrice dello studio americano, Laura Lewis: «Sappiamo da un po’ che ci sono queste ondate elettriche di attività nei neuroni. Ma prima d’ora non ci rendevamo conto che in realtà ci sono anche onde nel liquido cerebrospinale». Quando ci addormentiamo la temperatura corporea si abbassa, ciò avviene anche per la frequenza cardiaca e la pressione. Tutto questo serve per il riposo dell’organismo.
Il cervello però e in particolare i neuroni non si fermano mai, sono in continua attività; addirittura uno studio sempre pubblicato su “Science” mostra che il cervello è dieci volte più efficiente durante la notte. Alcune cellule cerebrali che servono a tenere in vita i neuroni, durante la notte si rimpiccioliscono e lo spazio di queste cellule aumenta del 60% : grazie a questo cambiamento avviene l’ingresso di maggiori quantità di fluidi che eliminano scorie e tossine.
La ricerca della Boston University rivoluziona il mondo delle neuroscienze: si tratta di scoperte che possono risolvere finalmente una parte di quegli enigmi e misteri legati tutt’ora al nostro cervello. Infatti ancora oggi non si riesce a fare chiarezza su quelli che sono i disturbi neurologici e psicologici legati ai disturbi del sonno come l’autismo e il morbo Alzhaimer. Questa indagine rivoluzionaria potrà cambiare e migliorare le cure di queste malattie, rappresenta quindi un enorme progresso scientifico che risolverà problemi tramite soluzioni per ora ancora sconosciute.
Rachele Nigi / Liceo Classico Galileo di Firenze