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Dedicato a Gianni Rodari… NUOVISSIME AVVENTURE DEL NASO CHE SCAPPA

NASO IN FUGA

Questa è la storia di GIMMI  JEFF, un ragazzo normale, tranne per il suo NASO: prima di tutto era di dimensioni spropositate; secondo, assomigliava ad una  patata ammuffita, marcia e ammaccata. In più, per via della puzza, quando passeggiava per strada nessuna forma di vita riusciva a sopravvivere: alberi che all’improvviso marcivano, uccelli che cadevano giù dal cielo, pesci che si fiondavano fuori dall’acqua boccheggiando: insomma… avete capito, no?

Un giorno, dopo essersi alzato, Gimmi si guardò allo specchio, ma, con grande sorpresa, si accorse che il  suo naso-tubero era scomparso!!!

Gimmi fu preso dal panico: il naso era l’unica sua soddisfazione!

Si fiondò giù per le scale, appena in tempo per vedere il suo naso rotolare verso la porta.

“ Ehi, naso, sei mio, almeno pagami l’affitto!!!’’   

Il naso non rispose.

“Naso, devi ancora pagarmi i 400 euro di residenza mensile sul mio viso!’’

Ma ormai il naso si era dato alla fuga…

Gimmi, allora, prese la sua bici, ma dopo 30 metri perse una ruota: solo allora si accorse di aver preso la Graziella di sua nonna.

Il naso, intanto, si stava dirigendo verso il paese, quando passò una macchina,

Il naso fece per buttarsi dentro al volo.

Allora Gimmi afferrò la portiera ed entrò nella macchina senza badare a chi appartenessse.

Il proprietario della vettura andò su tutte le furie. Iniziò a suonare il clacson e a urlare:

“VIA, HO DETTO, VIAAA!!!’’

Il signore accostò ad un angolo della strada per sgridare il ragazzo, ma ebbe appena il tempo di voltarsi che era già scomparso.

Gimmi vide che il naso si dirigeva verso il campo di patate di suo nonno. Quando arrivò, si accorse che era impossibile distinguere il  suo naso da una patata. A quel punto, Gimmi gettò la spugna.

Alcuni mesi dopo, andando al mercato, incrociò la bancarella di suo nonno. Gimmi prese una patata e l’addentò, ma aveva un sapore strano.

“Il mio naso!!! Finalmente puoi ritornare da me, ma… perché sei scappato?’’

“Prima di tutto, scusa, ma sono andato via perché il costo per vivere nel tuo corpo era eccessivo”.

“Facciamo così, io riduco il costo dell’affitto a 250 eur…’’

“No, 150’’, lo interruppe il naso.

“170???” 

“150 o niente”.

“Ok, 150 euro, però non scappi più”.

Gimmi e il suo naso iniziarono a diventare amici, tanto che due anni dopo vinsero il concorso “MIGLIORI AMICI”, ma questa è un’ altra storia…

Leonardo Migotto, I D