L’attivismo è donna : Malala Yousafazai

In occasione della Giornata Internazionale dei Diritti della Donna, celebrata ogni 8 marzo, voglio porre l’accento su tutte le battaglie svolte da donne di ogni età, razza, religione, epoca storica, in nome dei loro diritti. Non dobbiamo dimenticare le discriminazioni di cui ancora oggi il genere femminile è vittima. Potrei fare un milione di esempi, basati sulla convinzione di alcuni uomini che le donne siano inferiori a loro e che debbano essere trattate come fossero inutili oggetti da usare a loro piacimento, come se non avessero il permesso di VIVERE la propria vita.
A proposito di battaglie femminili , mi viene facile pensare a Malala Yousafzai , la ragazza pakistana che rischiò la sua vita per ribellarsi ai talebani e fare in modo che venisse concesso il diritto di studiare alle bambine e ragazze di tutto il mondo.
La giovane pakistana ebbe il coraggio di combattere oltre la paura ed il pregiudizio e ciò le è valso il Premio Nobel per la pace nel 2014.
Adesso Malala è un’attivista per il diritto all’istruzione delle bambine e si è laureata all’Università di Oxford.
Malala, a soli 14 anni, si ritrova ad essere un nemico dei talebani, a Mingora, una città della valle di Swat, in Pakistan, dove, mentre tornava a casa da scuola, venne colpita da un proiettile, sparato nella sua direzione da un attentatore talebano per punirla in quanto aveva osato ribellarsi e far sentire la sua voce attraverso un blog della BBC. Il proiettile le frantumò la parte sinistra del cranio. Fortunatamente ,dopo essere stata portata all’ospedale di Birmingham, dove le ricostruirono il cranio con un lastra in titanio, e dove moltissimi bambini di nazionalità diverse le mandavano dei bigliettini per non farla sentire sola, si è ripresa del tutto.
Nonostante il suo coraggioso impegno, c’è ancora tanto da fare per molte, troppe bambine e ragazze, soprattutto in Asia ed in Africa, dove la condizione femminile è ancora lontana dall’emancipazione e dal riconoscimento di diritti basilari, quali l’istruzione.
” Un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo”, questa è la celebre frase di Malala Yousafzai che in sole due
righe esprime un significato enorme, cardine perchè l’umanità intera possa progredire.

Jennifer La Barba, 3A