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1984, il romanzo distopico, fantascientifico e fantapolitico di George Orwell

ll romanzo è ambientato in un ipotetico futuro, dato dall’inversione delle due ultime cifre dell’anno in cui è stato scritto (1948), nella città di Londra che fa parte del continente dell’Oceania non da intendersi come quella attuale. Il mondo, nel romanzo, è infatti diviso in tre grandi potenze: L’Eurasia, l’Estasia e l’Oceania di cui fanno parte le Americhe, la Gran Bretagna, l’Irlanda, l’Australia, la Nuova Zelanda e parte dell’Africa. Le tre potenze sono in una guerra permanente e ininterrotta tra loro per il controllo di un territorio destinato, però, a rimanere neutrale, in quanto le Superpotenze non riusciranno mai a prevaricare l’una sull’altra.

Il romanzo è suddiviso in tre parti nelle quali l’autore, per illustrare ed analizzare il futuro immaginario in cui il romanzo si ambienta, prende in esame e descrive la vita di un uomo, il protagonista, ovvero Winston Smith.

Nella prima parte viene spiegato che nel regime totalitario dell’Oceania, basato sui principi del Socing (un partito immortale), la vita degli uomini è controllata da teleschermi, che sono anche volti a fare propaganda, e dalla psicopolizia, al cui capo vi è il Grande Fratello, un personaggio misterioso ed inquietante di cui nessuno conosce la vera identità né sa se esiste realmente. Il Grande Fratello ha grandi occhi e lunghi baffi neri e tutti, in Oceania, ne hanno visto il volto, reale o irreale che sia, perché vi sono numerosi manifesti che lo raffigurano intento ad osservare i cittadini; sulle monete è ritratto il suo volto e la sua immagine viene costantemente trasmessa dai teleschermi, seguita dalla celebre espressione

BIG BROTHER IS WATCHING YOU”

(immagine da “lifeboat foundation”)

Oltre ad un serrato controllo delle vite private dei singoli cittadini, il governo dittatoriale impone anche la lingua da utilizzare e l’educazione a cui tutti devono soggiacere. Tutti gli uomini, infatti, vengono educati attraverso il bispensiero, un processo attraverso cui il partito impone ai propri sudditi di credere, contemporaneamente, a due verità tra loro contrapposte. L’uso del bispensiero è supportato anche dall’introduzione della neolingua, una lingua artificiale, ottenuta depurando l’”archelingua” dalle forme irregolari e dalle eccezioni linguistiche. La neolingua, infatti, è una lingua semplice, caratterizzata da inversioni della realtà, depurata da eventuali ambiguità, non esistono i sinonimi né i contrari, ma esiste un solo termine che si può intendere in un modo o nell’altro. Tutto ciò serve a rendere il pensiero meno complesso e critico: in questo modo il partito può controllare la popolazione attraverso la manipolazione dei suoi pensieri e delle sue idee.

Protagonista delle vicende è Winston Smith, un uomo qualunque che lavora nel ministero della Verità, dove si occupa di alterare il passato, cosa che lo rende ancora avverso agli ideali e alle regole stabilite dal partito, perché non sopporta le continue menzogne in cui deve vivere, in quanto ciò inibisce le proprie libertà. Nel corso della sua storia, durante i “due minuti d’Odio”, istituiti dal partito per far sfogare i cittadini, Winston incontra una donna, Giulia, anch’essa anticonformista ed un uomo, O’Brien, che -all’apparenza-sembra un oppositore del partito.

Nella seconda parte del romanzo si tratta, invece, degli appuntamenti tra e Winston, i quali si incontrano in luoghi segreti ed appartati, perché i rapporti tra uomo e donna, in questo regime totalitario erano proibiti in quanto si credeva potessero distogliere il cittadino dalla guerra, permettendogli anche di creare delle coalizioni. Ben presto, però, Giulia e Winston vengono traditi dallo stesso O’Brien, che non è nient’altri che un membro del partito, e vengono scoperti in fragrante, in una stanza d’albergo, da un uomo della psicopolizia.

Giulia, per scappare alle torture fisiche e psicologiche, si converte immediatamente al partito, tradendo Winston. Quest’ultimo, invece, viene portato in prigione nel ministero dell’Amore, dove lo stesso O’ brien, che controllava il suo corpo da 7 anni, lo tortura per fare in modo che la sua mente venga ricostruita in base agli ideali del Grande Fratello, che nessuno può violare. Winston, dopo aver sofferto molto e dopo essere stato distrutto dal punto di vista psicologico, fa finta di accettare tutto, essendo consapevole del fatto che, il passato non è trasformabile, ma basta credere all’immaginazione. Winston, dopo aver superato la sua paura più grande (quella dei topi), viene liberato. Poco dopo la sua liberazione, nel gioire per una vittoria del partito in Africa, egli si accorgerà di essere vincitore su sé stesso poiché, finalmente, amava il Grande Fratello.

In 1984 Orwell non si limita a denunciare la degenerazione delle democrazie in sistemi totalitari, ma insiste sul fatto che – a causa di essi- sono eliminati completamente non solo i diritti umani, ma soprattutto le libertà del singolo individuo. In Oceania, per l’appunto, i cittadini sono costantemente ripresi e controllati dagli uomini della polizia e, non appena commettono un errore, o peggio, si presuma abbiano commesso un errore, vengono vaporizzati, cioè ne viene eliminata ogni traccia. Oltre a ciò, i regimi totalitari impediscono ai cittadini di potersi documentare con informazioni da loro stessi selezionate perché, come nel caso di 1984, la storia e i documenti sono tutti posseduti dalla più grande autorità che decide quando e come alterarli. Il partito può, quindi, controllare il passato e ciò comporta il fatto che i cittadini, che posseggono solo flebili ricordi, non sono in grado di distinguere più le fonti di cui potersi fidare e credono in qualsiasi cosa venga loro detta. Inoltre, 1984 ritrae una società completamente negativa, un futuro senza speranze (per questo è considerato un romanzo distopico). Nel romanzo non si ha la possibilità di poter vivere in una vita migliore. Il presente è in mano al partito e altrettanto lo sarà il futuro. Il protagonista è uno dei pochi uomini che mette in discussione il partito, è l’unica speranza per poter finalmente combattere contro il mostro del partito, ma ciò non accadrà perché nel libro non c’è un lieto fine. Orwell fa capire al lettore che i sistemi totalitari, attraverso la violenza fisica e psicologica, seminando terrore e odio, oltre a rovinare l’intera umanità, hanno in pungo l’intera popolazione: nessuno può sfuggire alle loro decisioni. In questo modo, i sistemi totalitari, annientano ogni sorta di sentimento umano. I sentimenti infatti, come dice O’Brien, “non sono più quelli umani comuni, perché l’uomo sarà svuotato. L’uomo può, quindi, solo amore per il Grande Fratello, lealtà per il partito, riso solo verso nemico vinto.” I sentimenti degli uomini in un regime totalitario sono spesso contrastanti, Winston, per esempio, continua ad ammirare il suo carnefice. Con questo si dimostra al lettore quanto sia difficile vivere e, soprattutto, portare avanti ed essere convinti di un proprio pensiero sotto ad un regime totalitario, poiché la realtà e il comportamento delle persone possono variare da un giorno all’altro.

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