Crisi in Sri Lanka: è default. Le proteste non si placano

13 aprile 2022, Sri Lanka- Il governo dello Sri Lanka ha ufficialmente dichiarato il default, con la seguente sospensione del pagamento del proprio debito pubblico di circa 50 miliardi di dollari.

La crisi nel Paese a sud dell’India, considerata nel paese come la più devastante degli ultimi 70 anni, ha scatenato carenza di cibo, di carburante e di medicinali. Ad aggravare la situazione, inoltre, la chiara mal gestione del paese. Ritenuto ormai dai suoi cittadini uno Stato corrotto, che accusano il presidente Gotabaya Rajapaksa ed il fratello, il primo ministro Mahinda Rajapaksa, i responsabili di tutti i disagi che il paese sta affrontando in questo momento. I due fanno parte di una delle dinastie politiche più potenti dello Sri Lanka, che conta sette fratelli, tutti con importanti ruoli politici, e sono stati accusati in varie occasioni di corruzione e nepotismo.

Sulla sospensione dei pagamenti, il ministro dell’economia ha dichiarato :”Serviranno a ristrutturare il debito”, nel tentativo di modificarne l’importo.

A Colombo, la capitale del paese, ci sono state diverse manifestazioni sfociate in violenza. Qu,i i manifestanti hanno bruciato 2 autobus e lanciato svariati mattoni contro le forze dell’ordine, intervenute con cannoni ad acqua.

Christian Strazzeri, III DL