A lezione di vita e di sport!

Le alunne e gli alunni delle classi quinte della Scuola Primaria di Via Brescia hanno avuto il piacere di incontrare e di intervistare l’atleta paralimpica Martina Rabbolini, a conclusione di un percorso didattico sulle Olimpiadi e sulle Paralimpiadi, che li ha accompagnati durante questo anno scolastico.

Raccolti nel cortile della scuola, attenti e interessati, i bambini hanno rivolto a Martina le loro domande. Attraverso i suoi racconti hanno iniziato a conoscere la vita sportiva di Martina, a ricostruire le tappe salienti che l’hanno portata a diventare una nuotatrice: la sua passione per il nuoto fin dalla prima infanzia, il suo ingresso nell’agonismo, la costanza e la disciplina nell’allenamento, che l’hanno portata a partecipare agli Europei, ai Mondiali e alle Paralimpiadi di Rio de Janeiro 2016 e Tokyo 2020 nelle sue specialità (100m dorso, 50, 100, 400m stile libero, 100 rana e 200 misti).

 

Le alunne e gli alunni hanno potuto ammirare le medaglie di bronzo vinte dalla giovane atleta (nei 400 m stile libero agli Europei di Dublino 2018 e nei 100 m rana agli Europei di Madeira 2021) e hanno potuto ascoltare aneddoti riguardanti l’ultima edizione dei Giochi Paralimpici. L’incontro ha offerto anche l’occasione per parlare e per riflettere sui delicati temi dell’inclusione e del bullismo. Martina ha condiviso con i bambini la sua storia personale, ha parlato della sua disabilità (è non vedente dalla nascita), di come vive nella sua quotidianità o nel suo tempo libero. Profondo e toccante è stato il momento in cui ha raccontato dei periodo buio vissuto a scuola, quando alcuni compagni l’hanno fatta sentire “diversa” ed “esclusa” dal gruppo, e di come, rivolgendosi ad adulti di fiducia, non è sentita sola e ha imparato a proteggersi e ad affrontare le situazioni.

Mentre ascoltavano con stupore e con attenzione le parole dell’atleta, i bambini hanno avuto,inoltre, la possibilità di osservare Wonder (detta Wondy), il bellissimo Labrador, seduto pacatamente davanti a loro. Martina ha spiegato l’aiuto concreto che riceve dal cane guida nei diversi momenti della sua giornata e dello straordinario rapporto di amicizia e di fiducia che si è creato tra loro due, diventando praticamente inseparabili.

Numerosi e preziosi sono stati gli spunti di riflessione, che l’intervista con la giovane atleta ha offerto agli alunni e alle insegnanti, su quanto la determinazione, il coraggio, l’impegno, la costanza, l’autodisciplina e la resilienza possano portare “in alto”, sia nello sport, sia nella vita personale. 

GRAZIE MARTINA!