La lunga notte della cultura

di Aurora Borriello, Alessia Grandicelli e Linda Manni, 1B

Venerdì 5 maggio si è tenuta nel nostro liceo la Notte Nazionale del Liceo Classico. Il tema della serata era la guerra. Nella prima parte le esibizioni hanno avuto la funzione di suscitare nel pubblico  la consapevolezza dell’orrore e della disperazione che accompagnano ogni guerra.  Viceversa nella seconda parte sono prevalsi sentimenti come la speranza e tutte le emozioni che si provano dopo un periodo di instabilità come quello della guerra.

 

Verso le 18:45 Federico Davini, studente di 4B si è esibito in una “improvvisazione” ispirata al brano di   John Cage “4 minuti e 33 secondi”. Lo schermo nero e i rumori di guerra in sottofondo, mentre Davini simulava una performance al piano.  hanno saputo far immergere il pubblico in un’atmosfera di tensione e paura.

In seguito Beatrice Papei, recentemente nominata Alfiere della Repubblica per la sua opera di divulgazione delle testimonianze sulla Shoah ha recitato il “Monologo del grande dittatore” di Charlie Chaplin tratto dal film uscito negli Stati Uniti nel 1940, durante la seconda guerra mondiale.

Il tema principale è quello dell’ascesa del nazismo e degli effetti che ha provocato sulle persone. Chaplin prese ispirazione da eventi realmente accaduti documentandosi tramite i giornali. Inoltre abbiamo chiesto ad alcune persone del pubblico la loro opinione sul pezzo; hanno dichiarato di essere rimaste affascinate dall’argomento grazie alle frasi toccanti e alla bravura della recitazione.

Come ha dichiarato Beatrice Papei è importante parlare di temi come la guerra perché ciò che sta succedendo in molte parti del mondo, non solo in Russia e in Ucraina, ci fa capire come possa riaccadere tutto di nuovo. Conoscere la storia ci aiuta a non fare più gli stessi errori o a farli con “consapevolezza”.

I ragazzi di 5°F hanno recitato  “La primavera hitleriana”, una poesia di Eugenio Montale tratta da “La Bufera”.  Nella breve introduzione hanno raccontato come la poesia abbia preso spunto dalla visita di Hitler a Firenze nel 1938. La poesia invoca la donna girasole, cioè Irma Brandeis rappresentata come la donna che custodisce i valori di cultura e civiltà che il nazismo insidia e che è costretta a fuggire dall’Italia a causa delle leggi razziali promulgate sotto il fascismo. Alcuni versi della poesia, con l’evocazione della trasformazione di Clizia in girasole richiamano alcune celebri immagini dell’autore latino Ovidio.

File:Palazzo della Meridiana Salone Cambiaso Affresco Ulisse.JPG - Wikipedia

Dopo l’esecuzione musicale di “Zombie” dei Cranberries da parte di tre studenti del nostro liceo, alcuni ragazzi hanno messo in scena il quadro “Ulisse saetta i Proci con l’aiuto di Minerva e di Telemaco” del pittore Luca Cambiaso, esposto a Palazzo della Meridiana. Il dipinto rappresenta la vendetta di Ulisse contro i pretendenti di Penelope che si stavano impossessando dei beni dell’eroe greco.

 

 

Poco dopo il pubblico ha potuto assistere all’esecuzione di “Non mi avete fatto niente” di Ermal Meta e Fabrizio Moro cantata da Lorenzo Manenti.

Terminata la canzone la studentessa Halima Ouanane ha letto davanti ai presenti alcune poesie.

La prima parte della serata si è conclusa le esibizioni musicali: notevoli in particolare Due vite” di Mengoni cantata da Alessia Garbugino, che parteciperà anche al Genvision con la canzone di Elodie “Vertigine”, e alcune rappresentazioni al pianoforte.

Le esibizioni della prima parte della serata hanno contribuito ad aumentare la curiosità del pubblico nei confronti di argomenti delicati come la guerra, di cui non si parla mai troppo, facendo sì che i presenti si emozionassero e divertissero nonostante la tristezza del tema trattato.