Il dolore di una DIVISIONE

La porta di Brandeburgo, la fine di un popolo e la sua rinascita   

 

di Paolo Piciocchi, 2d

La Porta di Brandeburgo sorge nel 1791, eretta dal celebre architetto tedesco Carl Gotthard Langhans. Questa famosissima opera, commissionata da Federico Guglielmo II di Prussia, fu realizzata come segno di pace.

Lo stile adottato è un’imitazione del dorico-romano, infatti ai piedi delle colonne sono presenti basi che richiamano quello greco. Sulla sommità troviamo una quadriga con i simboli del Regno di Prussia come simbolo del massimo splendore che esso rappresentava.

Nel ’45, durante l’assedio di Berlino, divenne l’obiettivo finale di conquista per l’Armata Rossa.

La Porta rappresenta l’ingresso ufficiale primario della divisione.  

Muro di Berlino - Berlino.com

Le potenze vincitrici del secondo conflitto mondiale, stabilirono un accordo che sanciva la divisione della Germania. Gli Stati Uniti, la Francia e il Regno Unito acquisirono il dominio della parte occidentale . All’ URSS  toccò la parte orientale.  L’ URSS in una sola notte costruì un sistema di fortificazioni passato alla storia come Muro di Berlino. Esso divideva la metropoli in due. Vari furono i tentativi di fuga dall’ inferno dell’ Est, ma la maggior parte non giunsero a compimento.

Caduta del Muro di Berlino: la fine di un simbolo - Focus.it

Nel 1989 le grandi masse, specialmente formate da gruppi giovanili, si rivoltarono per porre fine alla sofferenza. Possiamo scrutare in questo evento di come specialmente la gioventù abbia sofferto la divisione forzata e la dittatura. I giovani tedeschi e tutti i giovani europei, oggi possono pensare e meditare su questi fatti affinché tali circostanze non possano mai più ripetersi.

La porta di Brandeburgo e ciò che rimane oggi del muro di Berlino.

Tutte le dittature prima o poi crolleranno, la Storia lo insegna, perché i totalitarismi non rispettano una forza naturale dell’uomo: la libertà. Essa infatti sprigiona un senso unico nell’Umanità. Infatti un singolo individuo non può decidere le sorti della vita altrui, perché gli uomini, animati da una costante ricerca del proprio benessere, non smettono mai di cercare la felicità.