I TESORI IN UN LIBRO

Nella mente delle Città invisibili con Graziano Graziani

di Giorgia Belotti, Rebecca Fineschi, Martina Rosillo, 1D

CHE COS’E’ UNA CITTA’?

Secondo il dizionario il termine città vuol dire un aggregato di costruzioni più o meno pianificato, sorto da un accentramento culturale, economico e amministrativo, ma nelle nostre vite la città è un luogo in cui le persone si  incontrano e creano storie e questo fa diventare la diversità un unico organismo.

Graziano Graziani

Questa l’introduzione della lezione del 17 febbraio che ha dato inizio al progetto “Piccoli Maestri” con Graziano Graziani: giornalista, scrittore, critico teatrale, che si occupa principalmente di teatro, letteratura e politica culturale. È tra i conduttori di «Fahrenheit» e collabora con Radio3 Rai.

Il Piccolo Maestro ci ha parlato di un romanzo, Le città invisibili di Italo Calvino,  che considera imprescindibile.

PERCHÉ  LO RITIENE COSÌ IMPORTANTE?

Già il titolo del romanzo, ha spiegato,  è molto simbolico, va a rappresentare la città come qualcosa che non ha  bisogno di un luogo per esprimersi.

Questo romanzo possiede dei valori che stiamo dimenticando, ma che non dovremmo mai scordare, ricordiamone  alcuni: 

La memoria, con cui Calvino decide di iniziare il racconto, sottolinea il fatto che un tempo zero non esiste, che qualcosa sempre precede l’inizio di ogni nuovo viaggio e questo significa non distruggere quello che il passato ci ha dato, ma conservarlo, capirlo e attualizzarlo, tre semplici passaggi  che ci permettono di essere consapevoli del mondo in cui viviamo.

Il desiderio raccontato da Calvino nella città di Fedora, che è descritta come una città progettata accuratamente ma che alla fine non ha rispettato le aspettative, è  la dimostrazione lampante di che cos’è il desiderio. Esso è qualcosa che cerchiamo costantemente di avere e facciamo di tutto per raggiungerlo, trascorrendo un periodo ricco di forti emozioni, ma che nel momento in cui lo realizziamo tutta la magia, creata dalle aspettativa, svanisce e  la nostra motivazione cade.  

Quindi dobbiamo apprezzare il desiderio più che il godimento dal momento che le cose che desideriamo ad un tale punto da non riuscire più a resistere, poi svaniscono appena le concretizziamo e  di conseguenza anche il godimento si dissolve.

Spesso è proprio questo ad essere più apprezzato rispetto al desiderio anche se è quest’ultimo a trasmetterci più soddisfazioni.

Se avessimo del tempo illimitato quindi non avremmo aspirazioni e di conseguenza non esisterebbero i sogni.

      Alla ricerca della perfezione

Un altro elemento che fa parte della nostra quotidianità è la ricerca continua della perfezione che Italo Calvino ci racconta attraverso una metafora: le città con il deserto vogliono l’acqua e quelle con l’acqua desiderano il deserto infatti, proprio come le città, anche noi sogniamo più di ogni altra cosa quello che non possediamo proprio come ha detto Graziani: “La nostra realtà è costituita da cose che non possiamo toccare, ma che fanno parte del mondo e che sono cento volte più belle di quelle che riusciamo a toccare

Il progetto “Piccoli maestri” promuove l’importanza della lettura in età adolescenziale, per scoprirne la bellezza e per poter ottenere una crescita personale, ricca di consapevolezza: un’occasione appassionante.