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I.C. Biella3 – DaDCreativa – lontani ma vicini-mi racconto…

CONVIVERE CON IL CORONAVIRUS

Buongiorno a tutti,

oggi vi parlerò delle mie “vacanze” a causa del Coronavirus. Penserete che siano state noiose, ma in realtà, a differenza di altre persone, mi sono divertito molto. All’inizio di questa pandemia, quando le regole erano ancora poco restrittive, mi divertivo andando a giocare con mio fratello nel giardinetto sotto casa; poi, però, la situazione si è aggravata, e, quando il Governo ha emanato l’ordinanza di restare a casa senza poter uscire, sono andato subito nel panico, ho iniziato a pensare in quale modo avrei potuto passare la giornata.

I primi giorni chiuso in casa sono stati un incubo: mi mancavano tanto le passeggiate, le uscite in bici e, stranamente, anche la scuola. Come prima cosa ho creato un piccolo orto sul balcone, con un’infinità di piante diverse: pomodori, limoni, spinaci, insalata… Le prime settimane sembrava inutile bagnare quella terra perché non si vedeva nulla, ma con il passare del tempo sono spuntati i primi germogli e così facendo anche le prime piantine. Cresciuti i primi ortaggi, in famiglia abbiamo iniziato a preparare gli agnolotti con gli spinaci e a mangiare l’insalata. Per le altre piante, sono ancora in attesa, ma, dalla loro crescita, si capisce che daranno buoni risultati. Abbiamo inoltre scoperto la nostra abilità nel fare le torte e decorarle. In questi giorni da “pasticceri” abbiamo scoperto nuove ricette, prima sconosciute: la torta al semolino, diventata la mia preferita, la torta al limone e la torta con crema di latte.

Nel momento in cui si è verificato il boom dei contagiati, io e miei genitori abbiamo iniziato a guardare il telegiornale ogni sera, per restare aggiornati su quello che accadeva in tutta Italia. Vedere i filmati delle numerose bare trasportate dai militari è stato molto triste, ma siamo riusciti a superare questo dramma. Di sera in sera i morti e i contagiati continuavano ad aumentare, proprio come se si trattasse di una pestilenza; fortunatamente nessuno dei miei familiari è stato contagiato, nemmeno il mio bisnonno di novantanove anni…

Mentre i giorni passavano, anche il virus iniziava ad aver difficoltà nel diffondersi, dal momento che la maggior parte del popolo italiano cominciava a stare a casa come me. Col passare dei giorni e delle settimane iniziarono a diminuire i morti, grazie ai medici, che, rischiando la propria vita, non si sono mai  arresi.

Dopo qualche giorno, sono iniziate le prime video lezioni scolastiche, da me molto gradite in quanto mi hanno permesso di ritrovare, virtualmente, i miei compagni e professori e di svolgere le lezioni necessarie per non far “arrugginire” la mente.

Una sera mentre guardavamo il telegiornale, abbiamo scoperto che, tra le tante altre pubblicità, ne avevano introdotta una nuova, riguardante le regole da rispettare contro il coronavirus.

Il giorno seguente ho ricevuto un’ e-mail dalla scuola riguardante un concorso per la costruzione di un castello medievale: io, senza nemmeno pensarci, ho subito accettato e mi sono messo al lavoro. Prima di tutto, abbiamo progettato la forma, la dimensione, il colore, il materiale e lo stile artistico da adottare. Visto la scarsità di materiali, in quanto tutti i negozi erano chiusi per la “quarantena”, ho preso del cartone di una scatola da buttare, ho intagliato dei pezzi, li ho incollati tra loro con colla a caldo ed infine l’ho decorato e colorato con una bomboletta spray, avanzata da mio padre, come tutti i materiali usati in questo lavoro.

Nonostante tutto l’impegno messo, questo castello si è qualificato “solo” al terzo posto, uno stimolo in più per fare meglio la prossima volta!

Spero tanto che un simile compito si ripeta perché mi ha divertito molto.

Ora, finalmente, col passare del tempo i contagi da Coronavirus stanno diminuendo, pur essendo ancora molto numerosi: speriamo che tutto  si normalizzi in poco tempo.

 

Mattia Ravetti, I D

I.C.Biella3-Marconi