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GIOVINEZZA, TERRA PIENA DI INSIDIE AD UN INCROCIO DELLA VITA

La giovinezza è quel periodo della vita in cui ci si chiude alle spalle il cancelletto della fanciullezza e si entra in un mondo completamente nuovo: ci si avvia verso l’età adulta. Questo mondo è una terra incantata, dove c’è tanto da scoprire e da esplorare, dove tutto è magico, dove regna la spensieratezza, dove ogni errore viene chiamato esperienza e dove le responsabilità più grandi non pesano ancora sulle spalle.

Tuttavia la giovinezza si porta dietro tanti punti interrogativi; è un periodo della vita fondamentale e il più bello che una persona possa attraversare, in cui si matura e si cresce, ma allo stesso tempo è un periodo che nasconde tanti pericoli, la cosiddetta “linea d’ombra”, come la definisce J. Conrad in un suo celebre romanzo: “[…]è un privilegio della prima giovinezza vivere d’anticipo sul tempo a venire, in quella bella continuità di speranza che non conosce né pausa né attimi di riflessione…”. Infatti, durante la giovinezza, la persona non ha ancora maturato bene il concetto di realtà, non sa distinguere totalmente il bene dal male e per questo basta poco per deviare dalla retta via. Spesso, durante i momenti di noia e di stanchezza, ci si sente desiderosi di provare emozioni forti o esperienze fuori dall’ordinario.

Essere giovani nel XXI secolo è sicuramente impegnativo: il periodo storico che stiamo vivendo ha indubbiamente la sua influenza sui giovani, che devono formarsi tra rivoluzioni sociali e pandemie. Questo periodo può essere definito come “l’incrocio della vita”, a cui si arriva tramite la strada tracciata dai nostri genitori, ma dove ogni individuo sceglie “l’uscita” più adatta a sé, e le difficoltà nello scegliere la via adeguata riguardano i giovani da sempre.

La giovinezza si può quindi definire un periodo di transizione tra la fanciullezza e l’età adulta, pieno di scoperte e di sorrisi alternati a momenti bui, di stanchezza e d’insoddisfazione.

A sostegno di ciò, si possono individuare molte problematiche confermate da dati statistici: il bullismo, per esempio, è un fenomeno diffuso tra gli adolescenti di oggi, che provoca all’individuo stati di malessere. Sono stati molti i casi in cui il bullismo ha recato traumi e ferite indelebili alle vittime, che a volte hanno compiuto gesti estremi. Durante questa fase della vita, infatti, si tende a essere più cattivi e ci si sente superiori rispetto a chi è più debole o magari, a chi è diverso. È vero, durante la giovinezza far parte di un gruppo di amici è fondamentale per costruirsi un’identità, ma si tende spesso a escludere chi è più timido o chi non si fa avanti per iniziare un discorso.

Inoltre, in un’epoca in cui l’apparire conta più dell’essere, i social stanno prendendo sempre di più il sopravvento sui giovani. Tenendo in considerazione il fatto che la società di oggi impone dei “canoni” precisi sia di estetica che di mentalità, la mente dei giovani di per sé molto fragile, risulta facilmente influenzabile e per questo ci si lascia “trasportare” da modelli sbagliati che non rispecchiano la realtà. Bisogna infatti capire che nella vita tutto si ottiene con sacrificio e impegno e non sempre ciò che mostrano i social è reale.

O ancor di più, nella giovinezza è facile cadere nel tunnel della droga o dell’alcol, vortici di cui i giovani non comprendono pienamente la pericolosità e che, tantomeno, riescono a gestire. E proprio attraverso questi tunnel, l’individuo entra in un periodo complesso, in cui sente che nulla può salvarlo.

E ancora, si può affermare che la giovinezza sia un periodo difficile per l’essere umano, poiché i giovani si sentono oppressi da un sistema che si sente (ingiustamente) in dovere di dire loro cosa devono fare o chi essere, facendoli così sentire inadatti e incapaci di fare ciò che più desiderano. Argomentando quanto detto, si possono sicuramente prendere in esame tutte le rivolte sociali degli anni 2020, mirate ad aprire una mentalità retrograda che non permette ai giovani di esprimere sé stessi. Un esempio è Mariana Aresta, una giovane donna di diciotto anni, proveniente da un paesino nel barese e con un importante potere mediatico, essendo seguita da quasi un milione di utenti, che è stata cacciata di casa in quanto non accettata perché membro della comunità LGBTQ+.

Allo stesso tempo, la giovinezza è il periodo più bello della vita, in cui si è liberi di vivere le proprie esperienze, senza le responsabilità che riguardano la vita adulta. È proprio in questo particolare periodo che si vive “al momento”, facendo amicizie che, anche se non di infinita durata, lasciano sicuramente segni indelebili. Ma ancor di più, è qui che la persona si forma, scoprendo sé stessa e accumulando ricordi che non dimenticherà mai.

Tuttavia, si può dire che nell’adolescenza si acquisiscono comunque responsabilità che ci allontanano dalla fanciullezza e che mirano alla maturazione dell’individuo, per poter entrare nell’età adulta. Nonostante ciò, queste responsabilità non sono tali da non permettere ai giovani di vivere le proprie esperienze, ma sono un importante contributo nella formazione della persona e del carattere.

Un altro fattore di rilievo nella giovinezza è la possibilità di commettere errori, imparando da essi; privilegio specifico di questa fase della vita, che svanisce con l’avanzare dell’età. Infatti agli adolescenti è sempre concessa la possibilità di rifarsi e di riparare ai propri danni.

Dunque, la giovinezza è un periodo della vita molto complesso, misterioso e delicato; sicuramente è il più bello perché si porta dietro esperienze e ricordi indimenticabili. Tuttavia bisogna stare attenti, essere determinati e con i piedi per terra perché il pericolo è dietro l’angolo e, soprattutto in questo periodo così fragile, basta poco per cadere in un circolo di negatività. In questa fase si vive, si gioisce, si sta male, si conoscono molte persone, sia buone che cattive, ma soprattutto si cresce. E se la giovinezza è “l’incrocio della vita”, è facile prendere una strada semplice e illuminata tanto quanto è facile percorrere una via sterrata e buia.

Adolescenti, ascoltate attentamente: “Non abbiate paura della meta e godetevi il panorama di un viaggio stupendo che si vive una volta sola”.

Giada Rapparini, Giulia Ranno 2BL