Un pezzo di Genova…un pezzo di cuore

Arte, storia e curiosità del Centro Storico  

 di Carratù Camilla 1B

Conosciamo davvero il nostro Centro Storico? Per saperne di più mi sono rivolta al presidente del Municipio 1 Centro est Andrea Carratù. Il nostro ospite è un grande appassionato del nostro centro e delle sue bellezze e lo scopo del suo lavoro è proprio fare di tutto per migliorare le sue caratteristiche e risolvere i suoi problemi.

INT: “Buongiorno presidente! E’ un grande onore poterla intervistare quest’oggi. Di quali quartieri si occupa il suo Municipio?”.

Presidente: ”Genova è divisa in 9 municipi, il Municipio 1 Centro Est si occupa dei quartieri da Portoria a Lagaccio, comprendendo anche Carignano, Castelletto, Oregina e Centro Storico ovvero Pre-Molo-Maddalena.

INT: ”Quali sono le principali attività lavorative all’interno del Centro Storico?”.

Presidente: “Sicuramente il Centro Storico è un territorio molto ricco di numerose attività commerciali, artigianali, professionali e attività con finalità sociali; inoltre è sede di università e luoghi di svago per ragazzi, per cui lo si può considerare una zona molto attiva. Il mio lavoro è anche quello di valorizzarlo: noi come Amministrazione, ci siamo impegnati al fine di ottenere alcuni fondi non solo per il recupero urbanistico ma anche socioeconomico di tutto il territorio per il nostro progetto di riqualificazione urbana PINQUA (Piano Internazionale per Qualificazione Ambientale) dal PNRR, fondi che stiamo già utilizzando”.

INT: ”Deve essere un lavoro molto importante e sicuramente di grande responsabilità. Tornando alle principali attività del nostro centro, la presenza di giovani che vivono la famosa “movida” crea problemi di convivenza con i residenti?”.

Presidente: ”L’ostacolo più importante che bisogna ancora superare è la convivenza tra queste due esigenze: il diritto alla tranquillità dei cittadini e la possibilità di divertimento dei giovani; il lavoro dei locali dà la possibilità ai ragazzi di trovare dei luoghi di svago;questi posti, però, non devono disturbare il riposo e la tranquillità (soprattutto notturna) dei cittadini residenti in centro storico, ma allo stesso tempo i cittadini non devono impedire ai commercianti di lavorare e ai ragazzi di divertirsi”.

INT: ”C’è una soluzione per risolvere questo problema?”.

Presidente: ”Il nucleo principale del problema è la concentrazione di tanti giovani in pochi luoghi, di conseguenza una delle soluzioni che stiamo cercando di attuare è distribuire i centri della movida in più luoghi, così da evitare l’eccessivo rumore e dare la possibilità anche ad altri commercianti di lavorare, il tutto nel rispetto degli abitanti del centro”.

INT:” Ci sono dei luoghi o dei monumenti particolarmente importanti che dovrebbero essere visitati con più frequenza, non solo dai turisti ma anche dai genovesi?”.

Presidente: ”Io sono dell’idea che tutto il centro storico deve essere guardato con attenzione. Camminando per i vicoli, ad ogni portone, si potrebbe trovare un’arcata antichissima di marmo o di ardesia con una storia grandiosa da raccontare e al suo interno può nascondersi un tesoro culturale incredibile. In particolare, tra alcuni monumenti che meriterebbero maggiore valorizzazione, troviamo la Galleria Nazionale di palazzo Spinola, decorata con affreschi e opere d’arte risalenti al 1600 circa; Santa Maria di Castello, un complesso importantissimo situato nel quartiere del Molo, che ospita una comunità parrocchiale presente nell’arcidiocesi di Genova con una chiesa ricca di storia; infine, i giardini Luzzati, dove sono stati scoperti, alcuni anni fa, dei resti storici romani che rendono il luogo ancora più curioso e interessante. Un’altra cosa molto affascinante nei nostri vicoli sono le edicole votive, vere e proprie opere d’arte, ognuna con una storia differente. Infatti, per sottolineare l’importanza di queste costruzioni, ci siamo impegnati a realizzare un libretto con alcune delle edicole votive più importanti e le loro accurate descrizioni grazie all’aiuto di Fabrizio Cavagnaro per i testi, Alex di Viesti per l’illustrazione della copertina e Marco Pepè per il coordinamento editoriale”.

INT: ”Una bellissima iniziativa, utile a tutti, soprattutto a noi giovani per amare e rispettare le bellezze della nostra città. Volevo ricondurmi, poi, a un giorno importante passato da poche settimane ovvero il Giorno della Memoria. Parlando di simboli legati a questo evento nel nostro territorio, so che sono numerose le pietre d’inciampo nella nostra città. Ci può fornire qualche informazione per capirne meglio il significato e l’importanza ?

Presidente:” Innanzi tutto bisogna dire che a Genova ci sono 24 pietre d’inciampo : la più recente si trova in corso Magenta ed è dedicata a Ida Foa e ad Arturo e Luciano Valabrega. Quella che in me ha suscitato maggiori emozioni è collocata in via Mameli e dedicata a Bruno De Benedetti. Durante la cerimonia della sua posa sono state ascoltate testimonianze importanti di quell’epoca da persone sfuggite ai rastrellamenti e sono state invitate tutte le autorità che hanno contribuito alla realizzazione del progetto delle pietre d’inciampo. La persona che voglio ringraziare per la passione che mostra per ricordare le vittime di quel periodo storico proprio con le pietre d’inciampo è l’avvocato Filippo Biolè con il quale condividiamo l’obbiettivo di installare una pietra d’inciampo per ogni cittadino genovese deportato o ucciso”.

 

 

 

PIETRA D’INCIAMPO IN VIA MAMELI